22 Ottobre 2014 - 14.45

All’Olimpico c’è… Jesus

Marco_Caselli_Nirmal_P101_189
Il 67° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza è promosso dal Comune di Vicenza, Assessorato alla Crescita, in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza; è realizzato con il contributo di AIM Gruppo e Il Giornale di Vicenza per la Cultura.

Fresco di debutto (l’11 e il 12 ottobre) al Vie Festival di Modena, “Jesus” racconta la storia più nota e più pop, come la definiscono gli autori, ovvero la vita di Gesù, liberamente tratta dai Vangeli. Un viaggio all’origine della nostra religione per capire dove nasce il bisogno di credere. Per confrontarci con l’inquietudine che c’è in ognuno di noi, col bisogno di dare un ordine al caos per trovare delle risposte. Dice Valeria Raimondi, autrice dello spettacolo insieme a Enrico Castellani: “Gesù mi ha consolato, mi ha coccolato, mi ha tenuto calma e serena; anche lui ha sofferto, ha vissuto, ha lottato e poi alla fine anche lui è morto. Ma con happy end. Morto e risorto. Non mi devo preoccupare, non devo aver paura, tutto si sistemerà, saremo di nuovo tutti insieme un giorno. Per una vita vera. Al di là delle nuvole”.

“Jesus” uno spettacolo di Valeria Raimondi, Enrico Castellani e Vincenzo Todesco; vede in scena Enrico Castellani, Valeria Raimondi ed Ettore Castellani, il loro primogenito di tre anni; è una produzione Babilonia Teatri

Con questo nuovo lavoro la compagnia avanza in un percorso di avvicinamento alla narrazione di storie che si è avviato con la fiaba di “Pinocchio” e che è proseguito sul personaggio e la vicenda di “Lolita”, centrato sulla ferocia di un mondo che spezza anche i sogni di una ragazzina. Due storie diverse, perciò: ma con una forte caratteristica comune: quella di essere molto popolari. Non nei dettagli, o nella precisa successione degli eventi, ma nella loro appartenenza profonda all’immaginario collettivo e alla loro capacità di aprire mondi praticamente sterminati.
L’idea di arrivare alla storia di Gesù è arrivata quasi da sola. Tutti, si dice, conoscono svariati elementi della storia del nazareno. E lo spettacolo è stato realizzato proprio a partire dai racconti sulla sua vita, dalle sue parole e dalle sue azioni, cercando di risalire all’origine della religione cristiana, per capire proprio, come affermano gli autori-protagonisti, dove nasce il bisogno di credere.
Si tratta di un confronto con un pensiero tramandato da secoli, e che nel tempo si è modificato, forse anche giungendo a contraddire se stesso. Per questo, è la risalita verso l’origine a rivelarsi necessaria per affrontare l’inquietudine, il bisogno di dare un ordine al caos e di trovare risposte. La fede sarebbe la possibilità di trovare un contatto col sacro, o è la sua negazione? E’ un mezzo per entrare in relazione col divino, o per conoscere quale sia il nostro ruolo nel mondo?
Fondata quasi dieci anni fa da Enrico Castellani e Valeria Raimondi, la Compagnia Babilonia Teatri (ha sede a Oppeano, in provincia di Verona,in località Le Merle) si è imposta per il suo sguardo irriverente sui temi scottanti della nostra contemporaneità: razzismo, lavoro, “pornografia” dell’informazione, violenza, desertificazione culturale. Con il suo stile e i suoi codici fuori dagli schemi, Babilonia Teatri cerca di stimolare la necessità di interrogarsi e di far emergere i conflitti e le tensioni, provocando e mandando in corto circuito il suo pubblico. È in questa cornice di lavoro e di ricerca che si inserisce l’ultimo allestimento “Jesus”, sulla figura di Gesù, definito dal quotidiano Avvenire “un’indagine cristologica onesta e autentica, carnale e spirituale”.

Babilonia Teatri come nome della Compagnia nasce da un progetto del 2005 dei due fondatori, centrato sulla guerra in Iraq, intitolato “Cabaret Babilonia”. Il primo spettacolo, “Panopticon Frankenstein”, è il risultato del lavoro svolto all’interno del carcere di Montorio. Lo spettacolo nel 2006 è finalista della prima edizione del

Premio Scenario Infanzia e nel 2007 è vincitore di Piattaforma Veneto di Operaestate Festival Veneto. Sempre nel 2007 la compagnia debutta con “Underwork – spettacolo precario per tre attori tre vasche da bagno tre galline” e vince l’undicesima edizione del Premio Scenario con “made in italy”, che nel 2008 è stato in nomination ai Premi Ubu come miglior novità italiana/ricerca drammaturgica.
Nel 2009 debuttano due nuovi spettacoli, “Pornobboy” e “Pop star”. Sempre nel 2009 la compagnia vince il Premio speciale Ubu. Nel 2010 debutta “The best of” (Premio Off del Teatro Stabile del Veneto) e nel 2011 “The end” che nel dicembre 2011 vince il Premio Ubu nelle categoria miglior novità italiana/ricerca drammaturgica ed è nella terna finale per la categoria miglior spettacolo dell’anno. Babilonia Teatri vince poi il Premio Hystrio alla Drammaturgia 2012 e il Premio Enriquez Sirolo 2012, nella sezione Nuovi linguaggi di impegno sociale e civile, sezione Teatro di ricerca. A fine 2012 debutta “Pinocchio”, mentre nel 2013 va in scena “Lolita”.

“Jesus” spettacolo di forte carattere e introspezione, in cui Cristo viene spiegato ad un bambino, dura 50 minuti.

Informazioni e biglietti per gli spettacoli
I biglietti sono in vendita alla Biglietteria del Teatro Comunale, sul sito del Teatro www.tcvi.it  e in tutte le filiali della Banca Popolare di Vicenza, alla Biglietteria del Museo del Teatro Olimpico (ogni giorno dalle 9 alle 17, chiuso il lunedì); su www.vivaticket.it ; telefonando al call center 892.234 e nei punti vendita e App Vivaticket. I biglietti per gli spettacoli sono in vendita anche alla biglietteria del Teatro Olimpico, in Piazza Matteotti 3, la sera degli spettacoli, dalle ore 19 alle 21.
Il prezzo dei biglietti è di 28,00 euro (intero), 24,00 euro (ridotto over 65), 15,00 euro (ridotto under 30).
Per ulteriori informazioni:
infolimpico@tcvi.it – tel.: 0444 327393 – www.tcvi.it/classici2014

MOSTRA BASSANO
Whatsapp Tviweb
VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
UNICHIMICA

Potrebbe interessarti anche:

MOSTRA BASSANO
VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
CAPITALE CULTURA
UNICHIMICA