6 Settembre 2024 - 10.44

Ambiente – L’estate 2024 è stata la più calda mai registrata sul nostro pianeta

L’estate del 2024 è stata la più calda mai registrata sul pianeta. Da giugno ad agosto, i tre mesi estivi dell’emisfero settentrionale hanno fatto segnare la temperatura media più alta mai misurata, superando il record precedente del 2023, secondo quanto riportato dall’Osservatorio europeo Copernicus il 6 settembre.

“Negli ultimi tre mesi, il pianeta ha sperimentato i mesi di giugno e agosto più caldi, il giorno più caldo e l’estate più calda nell’emisfero settentrionale”, ha dichiarato Samantha Burgess, vice direttrice del Copernicus Climate Change Service (C3S), nel suo rapporto mensile. “Questa sequenza di record aumenta la probabilità che il 2024 diventi l’anno più caldo mai registrato”, superando il 2023 a causa dell’aumento della concentrazione di gas serra nell’atmosfera legato alle attività umane. Diversi paesi, tra cui Spagna, Giappone, Australia (durante l’inverno) e varie province della Cina, hanno annunciato di aver raggiunto livelli storici di caldo ad agosto. Burgess ha inoltre avvertito che “i fenomeni estremi osservati quest’estate si intensificheranno, con conseguenze devastanti per l’umanità e il pianeta, a meno che non vengano adottate misure urgenti per ridurre le emissioni di gas serra”.

La soglia di 1,5°C dell’Accordo di Parigi è stata superata in 13 degli ultimi 14 mesi. A livello globale, agosto 2024 ha eguagliato il record di temperatura per il mese, stabilito nell’agosto 2023, con un aumento di 1,51°C rispetto alla media climatica preindustriale (1850-1900), superando la soglia di 1,5°C, obiettivo ambizioso dell’Accordo di Parigi del 2015. Questa soglia è stata infranta in 13 degli ultimi 14 mesi, secondo i dati Copernicus, che possono variare leggermente rispetto a quelli di istituti americani, giapponesi o britannici.

Negli ultimi 12 mesi, sempre secondo Copernicus, la temperatura media globale è stata di 1,64°C superiore rispetto all’era preindustriale. Il 2023 si è concluso con un’anomalia di 1,48°C e il 2024, segnato da ondate di caldo, siccità e inondazioni estreme, ha buone probabilità di diventare il primo anno solare a superare la soglia di 1,5°C. Tuttavia, questa anomalia deve essere osservata su un arco di decenni per poter affermare che il clima, attualmente riscaldato di circa 1,2°C, si sia stabilizzato a +1,5°C. Le registrazioni di Copernicus risalgono al 1940, ma tali temperature medie non hanno precedenti da almeno 120.000 anni, secondo dati paleoclimatici ottenuti da carote di ghiaccio e sedimenti.

I record di calore sono amplificati dall’aumento senza precedenti delle temperature oceaniche (che coprono il 70% della superficie terrestre), con gli oceani che hanno assorbito il 90% del calore in eccesso generato dalle attività umane. La temperatura della superficie marina ha raggiunto livelli straordinari da maggio 2023, alimentando anche l’intensità dei cicloni.

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