Anbi Veneto: a gennaio falde acquifere ancora a livelli minimi
Precipitazioni nella media del periodo ma concentrate in poche giornate; temperature alte a livelli anomali, soprattutto in montagna; manto nevoso in fusione; falde che a partire dal Veronese presentano ancora livelli minimi. Sono i dati dell’ultimo bollettino di Anbi Veneto sulla disponibilità di risorsa acquea relativo al mese di gennaio, che presentano una situazione simile a quella del gennaio 2022, l’anno della “grande sete”.
A gennaio in Veneto le precipitazioni medie sono state superiori del 40% rispetto al valore atteso, anche se concentrate soprattutto nella fascia pedemontana. Nell’anno idrologico la situazione della bassa pianura è assai diversa dalle aree pedemontane, ad esempio con 171 milimetri a Rovigo da ottobre ad oggi, contro un valore medio regionale di 436.
La copertura nevosa al termine di gennaio vede un’annata che si sta riportando faticosamente sulla fascia bassa di un range di normalità. La parte iniziale della stagione è stata scarica di neve, che a seguito di processi di ricongelamento sarebbe la più duratura all’arrivo della primavera.