Arriva in Veneto la Carovana dei Ghiacciai 2024
Carovana dei ghiacciai 2024 arriva sulla Marmolada, la Regina delle Dolomiti. Dal 6 al 9 settembre la campagna nazionale di Legambienteche monitora i ghiacciai alpini, in collaborazione con CIPRA Italia e la partnership scientifica del Comitato Glaciologico Italiano, arriverà in Trentino-Alto Adige e in Veneto per la sua ultima tappa. Osservato speciale sarà il ghiacciaio della Marmolada, sempre più in sofferenza a causa della crisi climatica, e dove Carovana dei ghiacciai tornerà di nuovo dopo le tappe fatte nel 2020 e 2022. Diversi i temi che saranno portati in primo piano: dagli impatti che la crisi climatica sta portando ad alta quota, all’importanza di mettere in campo politiche di adattamento e mitigazione per arrivare al tema dell’abbandono dei rifiuti in quota che sarà trattato con un evento di clean up in quota insieme a Puliamo il Mondo.
Quella in Trentino-Alto Adige e in Veneto è l’ultima tappa di questa quinta edizione di Carovana dei ghiacciai – con partner sostenitori FRoSTA, Sammontana, FPZ, partner tecnico Ephoto, media partner La Nuova Ecologia e L’Altra Montagna – e che ha iniziato il suo viaggio il 18 agosto in Francia, sul ghiacciaio Mer De Glace, per poi spostarsi in Valle D’Aosta sui ghiacciai della Valpelline, in Piemonte sul ghiacciaio di Flua, in Lombardia sul ghiacciaio di Fellaria e poi in Friuli/Slovenia sui ghiacciai delle Alpi Giulie.
Questa sesta tappa di Carovana dei ghiacciai 2024 si aprirà venerdì 6 settembre ore 9.00 con un’attività in quota di Clean Up nell’ambito di Puliamo il Mondo, campagna di volontariato ambientale di Legambiente. L’appuntamento sarà al parcheggio del Rifugio Cima 11 – Lago di Fedaia. Il giorno dopo, sabato 7 settembre, ore 9.00, escursione verso il ghiacciaio di Serauta e osservazione e misurazioni frontali con Mauro Varotto, Università di Padova, Museo di Geografia dell’Università di Padova; Marco Giardino e Valter Maggi Comitato Glaciologico Italiano, Mauro Valt, Centro Valanghe di Arabba – ARPAV. Sempre sabato 7 settembre, ore 21.00, presso Sala Teaz del Comune di Rocca Pietore, si terrà l’incontro dal titolo “Un’Altra Marmolada: progetti e visioni per un futuro sostenibile” organizzato dal Museo di Geografia dell’Università di Padova e dalla Rete.
La giornata di domenica 8 settembre sarà dedicata alla storia di questi luoghi. Ritrovo a Malga Ciapela presso la Stazione di partenza della Funivia Marmolada, a seguire la visita al Museo della Grande Guerra e la conferenza stampa sul futuro della Marmolada con la Rete Nazionale delle Università Italiane per lo Sviluppo Sostenibile, il Museo di Geografia dell’Università di Padova e il CAI e lancio del Documento “Un’Altra Marmolada. Seguirà la prima parte del saluto al ghiacciaio con una performance en plein air a cura di Azioni Fuori Posto, con Filippo Stocco e Silvia Dezulian. Nel pomeriggio la seconda parte del saluto al ghiacciaio con la perfomance sonora “(in)naturalis” a cura di Nicola Lucchese aka MudWise – modulatore, Luca Ramon aka Zoro – percussioni.
Lunedì 9 settembre a Padova ore 11.00, presso il Museo di Geografia dell’Università di Padova, Palazzo Wollemborg, via del Santo 26, si terrà la conferenza stampa finale di Carovana dei ghiacciai con la presentazione dei dati sullo stato di salute del ghiacciaio della Marmolada.
“Quest’anno Carovana dei ghiacciai 2024 – dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – torna sulla Marmolada, la Regina delle Dolomiti su cui si aprono molteplici riflessioni. Parliamo prima di tutto di una montagna sempre più fragile e dove i ghiacciai arretrano di anno in anno a causa della crisi climatica e delle alte temperature. Le zero termico in quota, registrato anche in queste settimane, è un campanello d’allarme che non va sottovalutato, così come le sempre meno precipitazioni di neve. Non facciamoci ingannare dalle ultime nevicate tardive della primavera, in montagna nevica sempre meno. Per questo va anche ripensato il turismo invernale montano in una chiave più sostenibile”.
“A due anni dal disastro della Marmolada, il ghiacciaio continua a fondersi a ritmi allarmanti. Il ritrovamento di corpi e l’emersione di reperti ed ordigni storici in costante aumento ne sono la tragica conferma. Da oltre 50 giorni il termometro non scende sotto zero sulla cima della Marmolada. L’ultimo dato con segno negativo, -0,9 gradi, è stato osservato a Punta Penia (3.343 metri d’altezza) il 5 luglio scorso. La Carovana dei Ghiacciai di Legambiente ci ricorda che il riscaldamento globale sta mettendo a rischio la sopravvivenza della Marmolada, destinata a scomparire entro i prossimi trent’anni se non prima. Nonostante le naturali fluttuazioni climatiche che fanno esultare qualcuno per qualche saltuario grado in meno, la situazione è tutt’altro che normale ed occorre reagire in fretta frenando le emissioni di CO2, se vogliamo salvare il ghiacciaio”, commentano Luigi Lazzaro Presidente di Legambiente Veneto e Andrea Pugliese presidente di Legambiente Trento.