ARZIGNANO/BASSANO – Marco Paolini parla dopo l’incidente: “Sono indagato per omicidio stradale. E’ un obbligo tacere”

“Adesso non ho qualcosa da offrire, più che il mio silenzio”. Marco Paolini parla per la prima volta dopo l’incidente d’auto accaduto lo scorso 17 luglio che ha provocato la morte dell’arzignanese Alessandra Lighezzolo. L’attore è stato intervistato da Davide Tondini di Repubblica durante le prove di “Senza vincitori né vinti”, lo spettacolo sui morti della Grande Guerra che si tiene oggi e domani a Cima Tomba, vicino al Monte Grappa. “Sono vulnerabile, già all’inferno. Non pugnalarmi. Non voglio dire una parola su un fatto che colpisce tante persone. Ho questa tosse maledetta da mesi, non passa mi tormenta. Tossisco e adesso penso che ogni colpo di tosse sia come una fucilata”. Pur avendo cancellato ufficialmente tutti gli impegni artistici fino al 19 agosto, l’attore ha voluto partecipare allo spettacolo dove recita in coppia con Simone Cristicchi: “Sono qui nel mio momento più difficile per onorare personalmente milioni di ragazzi europei mandati a morire un secolo fa. Non dirò nulla di me, di quanto mi è successo. Spero che tutti comprendano il prezzo che pago per rispettare l’impegno preso con tutte le persone coinvolte in questo momento di pubblico raccoglimento civile”. “Sono indagato per omicidio stradale. Per me è un obbligo tacere, limitarmi a rispettare e a condividere il dolore altrui. Non voglio recitare la parte dell’affranto, se lo facessi ucciderei anche la mia dignità. Il silenzio è obbligatorio per capire se sono capace di andare avanti”. “Interrompere la mia normalità – ha continuato Paolini – significa dire che so profondamente cos’è successo e che nulla sarà più come prima” e “chiedere scusa in pubblico sarebbe davvero indecente, per chi soffre e anche per me”.
L’autore dell’intervista conclude descrivendo il comportamento di Paolini durante l’intervista: “Paolini non ha mai sorriso, ha interrotto più volte le sue parole, come assente, spingendo gli occhi lontano” e “ha continuato a tossire e pigiare tabacco nella sua pipa”.