Arzignano – I ragazzi della Robotic team riprodurranno il depuratore in 3d
Depuratore di Arzignano, i baby scienziati dell’Arzignano Robotic Team riprodurranno l’impianto in scala con droni e stampanti 3d
Dopo aver programmato con l’intelligenza artificiale una mano robot in grado di differenziare i rifiuti, dopo aver mappato con i droni il fiume Chiampo dalla sorgente fino ad Arzignano, ora i baby scienziati dell’Arzignano Robotic Team (ART) rimetteranno a nuovo il plastico del depuratore nella sede di Acque del Chiampo di Arzignano, attraverso mappature con droni, progettazioni in scala e la realizzazione dei nuovi elementi con stampanti 3d.
“Ogni giovedì dalle 15 alle 17 i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado Zanella e Motterle di Arzignano saranno impegnati per l’aggiornamento del plastico, utilizzando tecnologie e programmi all’avanguardia, per mappare il depuratore che è a sua volta un concentrato di tecnologia e innovazione: sarà un’esperienza formativa molto importante – spiega il professor Bruno Bruna, responsabile del progetto che ha presentato la settimana scorsa nella sala conferenze di Acque del Chiampo in via Ferraretta ad Arzignano -. Ringrazio Acque del Chiampo per la collaborazione che prosegue da anni, insieme all’Amministrazione comunale che ci supporta sempre, e che ci ha portato ad affrontare un’altra sfida affascinante”.
“Acque del Chiampo è felice di aprire le porte ai giovani che potranno così entrare in contatto con la realtà della nostra società e del depuratore che è in costante evoluzione attraverso nuove tecnologie, processi e sperimentazioni” commentano il vice presidente di Acque del Chiampo, Guglielmo Dal Ceredo, e il direttore generale, Andrea Chiorboli, presenti alla serata di presentazione del progetto.
Il progetto è stato presentato ai dirigenti scolastici dei due istituti comprensivi arzignanesi, che lo hanno accolto con entusiasmo dandone informazione agli studenti e alle famiglie delle due scuole superiori di primo grado Zanella e Motterle. Nel giro di due giorni i 20 posti disponibili per partecipare attivamente al progetto sono stati esauriti, a dimostrazione del notevole interesse creato.
Il progetto avrà una durata di quattro mesi, fino a maggio 2023, e porterà all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia per allineare il plastico allo sviluppo dell’impianto avvenuto negli anni.
Verrà allestito un cantiere in loco in cui gli studenti dovranno mappare, costruire e installare i nuovi elementi, inserendoli armonicamente nel contesto originario. Gli obiettivi didattici del progetto e i relativi strumenti attuativi riguardano la corrispondenza tra mappa e vista satellitare/volo con il drone, le coordinate geografiche (latitudine e longitudine), l’utilizzo di due droni (uno con radiocomando tradizionale e uno da pilotare in FPV con specifico radiocomando a cloche per l’analisi delle riprese dall’alto), il passaggio dalla vista 2D di una mappa al 3D della realtà, le scale di proporzione tra realtà e rappresentazione in 3D, la progettazione degli edifici in 3D, l’utilizzo della stampante 3D per la stampa degli edifici, l’uso del plotter da taglio per lo sviluppo dei volumi ed infine l’assemblaggio del plastico (con alberi, strade, colline e impianti ed edifici di Acque del Chiampo ricostruiti in 3D).
Si tratta di un progetto in grado di valorizzare l’evoluzione tecnologica del depuratore, nell’ottica dello sviluppo sostenibile e in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu, sviluppare le competenze degli studenti e favorire il dialogo tra il mondo della scuola, il territorio e il gestore del servizio idrico interamente a capitale pubblico che rappresenta un punto di riferimento per la comunità e le attività produttive, in particolare legate al distretto della concia, nel contesto della promozione del marchio Arzignano Capitale della Pelle, recentemente riconosciuto dal Ministero dello Sviluppo Economico.