Arzignano – Il depuratore di Acque del Chiampo in 3D e con realtà aumentata grazie al Robotic Team
Depuratore di Arzignano, al via il progetto per offrire visite interattive all’impianto con la realtà aumentata realizzata dall’Arzignano Robotic Team
Dal plastico realizzato con droni, modellazioni grafiche e stampa in 3D, alla realtà aumentata che farà vivere al visitatore un’esperienza interattiva alla scoperta delle caratteristiche del depuratore di Arzignano di Acque del Chiampo.
Partirà giovedì 23 novembre il progetto per creare la versione digitale del nuovo plastico in scala del depuratore di Arzignano, a cura dell’associazione culturale Connessioni Didattiche e ai ragazzi delle scuole medie della Città del Grifo riuniti nell’Arzignano Robotic Team guidato dal professor Bruno Bruna, con la supervisione tecnica del responsabile dell’Area Depurazione di Acque del Chiampo, Umberto Rizzato.
“Il progetto per il rifacimento del plastico in scala è stato un grande successo, tanto da portare alla collaborazione con il Distretto Veneto della Pelle e con il Comitato Arzignano Capitale della Pelle culminata con la presentazione dell’opera realizzata dagli studenti alla fiera internazionale Lineapelle a Milano lo scorso settembre (LEGGI LA NEWS) – commenta il direttore generale di Acque del Chiampo, Andrea Chiorboli -. Ora faremo un passo in più con la realtà aumentata e auspico che fra i ragazzi che parteciperanno a questo importante progetto ci siano i tecnici e gli ingegneri che verranno a lavorare in Acque del Chiampo nei prossimi decenni”.
Il progetto, che verrà realizzato ogni giovedì dal 23 novembre a maggio dalle 15 alle 17 nel laboratorio allestito nella sede di via Ferraretta ad Arzignano di Acque del Chiampo, è stato presentato ai ragazzi e ai genitori in un incontro nella sala conferenza del gestore idrico: una ventina di studenti delle medie, cui si aggiungeranno alcuni tutor più grandi, saranno divisi in coppie, e ogni coppia lavorerà alla trasformazione in virtuale di un edificio o di un impianto del depuratore con l’utilizzo di mappe topografiche, droni, macchine fotografiche, telecamere a 360°, app e scanner 3D.
“La realtà aumentata è una tecnologia spesso utilizzata in applicazioni per dispositivi mobili, occhiali intelligenti e altri, al fine di arricchire l’esperienza degli utenti integrando elementi virtuali con il mondo reale – spiega il professor Bruno Bruna -. Sarà una nuova ed importante esperienza formativa molto utile per i ragazzi, un progetto valorizza la collaborazione con Acque del Chiampo già in corso da diversi anni”.