ARZIGNANO – Margherita e la baby box etica che aiuta le mamme
Da designer in una multinazionale della moda a imprenditrice di una vera e propria impresa sociale made in Arzignano a sostegno delle mamme in difficoltà: ecco la storia di Margherita Barin, giovane mamma arzignanese creatrice di Tilla Baby Box, il primo corredo nascita bello ma anche buono, perché etico e solidale: Designer e imprenditrice, Margherita ha lasciato la carriera in una multinazionale della moda per dedicarsi a costruire un progetto di solidarietà e tutela verso la maternità e l’infanzia. Un servizio alle mamme, che possono contare su una selezione di qualità eccellente in cui la sostenibilità si accompagna alla bellezza, alla funzionalità e alla solidarietà: la scelta migliore da ogni punto di vista. Tilla Baby Box, infatti, è una “scatola magica” che aiuta le mamme a prepararsi al parto e al periodo immediatamente successivo con una selezione di prodotti di alta qualità da filiera etica, testati e selezionati, ricercati dal punto di vista estetico, con tutto il necessario per curare al meglio i propri bambini. Il progetto nasce dall’esperienza diretta della fondatrice, che è anche mamma, e ha un ulteriore risvolto benefico, perché con il suo acquisto ogni mamma sostiene altre madri in situazioni di difficoltà.
“L’idea di Tilla Baby Box è nata da una tradizione originaria della Finlandia, sviluppata però con un’eleganza e un’attenzione ai dettagli squisitamente italiane” – spiega Margherita – “Tilla Baby Box è una collezione di corredi nascita di alta qualità dedicata a mamma e bambino: una selezione amorevole del necessario per la nascita e i primi anni di vita insieme, elaborata con cura per garantire elevati standard qualitativi in termini di sicurezza, funzionalità, estetica e sostenibilità, in linea con le indicazioni delle più autorevoli istituzioni sanitarie”.
Le confezioni in legno Tilla Baby Box, create e curate personalmente da Margherita, disponibili anche su misura e personalizzabili, contengono prodotti provenienti da filiere etiche certificate: “Sono tutti prodotti valutati con la collaborazione di professionisti e testati personalmente – spiega Margherita – ma non solo, all’interno della scatola ogni futura mamma troverà anche una preziosa guida con i suggerimenti per utilizzare al meglio i prodotti offerti, i consigli degli esperti e le informazioni più utili sul parto, il puerperio e il primo anno di vita del bebè”. Margherita come ogni mamma ha a cuore anche il futuro del pianeta ed è per questo che i prodotti di Tilla sono durevoli, a ridotto impatto ambientale e ad alte prestazioni, funzionali e di facile manutenzione: “Abbigliamento, accessori e tessili per il bambino sono in fibre organiche certificate, i prodotti per l’igiene e la cura del bimbo sono solo con ingredienti naturali provenienti da agricoltura biologica, così come sono bio gli articoli indispensabili alla mamma immediatamente dopo il parto e all’avvio dell’allattamento”.
Ma non è tutto, il risvolto sociale della start up arzignanese è d’impatto. Ogni acquisto di baby box, infatti, contribuisce a sostenere le mamme in difficoltà e promuove l’integrazione sociale attraverso progetti formativi dedicati a donne in condizioni svantaggiate. “In questo sono fondamentali collaborazioni come quella con Caritas diocesana vicentina – chiarisce Margherita – il progetto prevede che in base al numero delle baby box acquistate da privati, ne siano donate proporzionalmente a famiglie in difficoltà per aiutarle nella cura dei propri figli”. Pochi giorni fa, per esempio, sono state consegnate allo sportello “Donna e famiglia” le prime 10 box.
Dalla partecipazione di alcune volontarie amiche, invece, nasce il progetto formativo che coinvolge le donne con fragilità per reinserirle nel tessuto sociale e dare loro nuove opportunità attraverso un laboratorio sartoriale avviato in fase sperimentale a Casa Sant’Angela sempre ad Arzignano, struttura che persegue scopi di solidarietà verso la componente debole della società. L’esclusiva giostrina Tilla Baby Box da appendere nella nursery contribuisce alle attività del laboratorio ed è realizzata a mano utilizzando tessuti naturali recuperati grazie a Progetto Quid, innovativa realtà nell’ambito della moda etica.