Asparagi di Bassano: il gusto degli asparagi bianchi D.O.P.
L’asparago bianco di Bassano del Grappa è una varietà di Asparagus officinalis e per poter essere venduto come tale, deve essere coltivata nei territori dei comuni di Bassano del Grappa, Cartigliano, Cassola, Mussolente, Pove del Grappa, Romano d’Ezzelino, Rosà, Rossano Veneto, Nove, Tezze sul Brenta e Marostica.
La leggenda narra che l’asparago fu portato a Bassano del Grappa da Sant’Antonio di Padova che lo avrebbe diffuso per rabbonire Ezzelino da Romano. Una versione meno mitologica riferisce che intorno all’anno 1500 vi fu un’importante grandinata per cui le punte degli asparagi che fuoriuscivano dal terreno furono distrutte e i contadini dovettero consumare la parte che era rimasta sottoterra e perciò non aveva assunto la colorazione verde-violetta.
Dati certi sulla presenza dell’asparago sulle tavole venete si ricavano esaminando la documentazione riguardante i banchetti della Repubblica di Venezia XV e XVI secolo: un documento del 1534 riguarda una nota spese: “… per sparasi mazi 130, lire 3 et soldi 10”.
Nel 1980 si è costituito il Consorzio di tutela dell’asparago bianco di Bassano per preservare e promuovere il marchio e per favorire la diffusione del prodotto. Nel settembre 2007 all’asparago bianco di Bassano è stato riconosciuto il marchio DOP.
Si mangiano, secondo tradizione, fra i due “Santi”: San Giuseppe, il 19 di marzo, e Sant’Antonio, il 13 di giugno. Di seguito alcune ricette e per chi non volesse cimentarsi in cucina ricordiamo che ci sono diverse manifestazioni a partire alla 33^ rassegna enogastronomica “Asparagi e Vespaiolo” curata dal Gruppo Ristoratori Bassanesi di Confcommercio. Da segnalare, inoltre, il 15 aprile prossimo presso il ristorante “Ottocento” una simpatica serata organizzata da “La Magnifica Confraternita dei Ristoratori De.Co.” – “Se vuoi fare il figo usa l’asparago – Le Ricette del Ristorante Cracco in tavola a Bassano”.