13 Marzo 2023 - 14.31

Autismo, Vicenza presa a modello per l’inclusione scolastica e sociale

Parte dal capoluogo berico la sperimentazione estesa a tutto il Veneto per il coinvolgimento dei ragazzi con autismo nel progetto “Ci sto? Affare fatica!”Vicenza fa da modello per quanto riguarda l’inclusione scolastica e sociale dei bambini e ragazzi con autismo.È partita infatti dall’assessore all’istruzione l’idea di coinvolgere nel progetto di lavoro estivo “Ci sto? Affare fatica!” anche giovani con caratteristiche autistiche. La sperimentazione, avviata la scorsa estate, ha riscontrato un tale successo da spingere alla proposta di estendere l’iniziativa a tutti i Comuni del Veneto in cui si svolge “Ci sto? Affare fatica!”. Sabato 18 marzo il modello vicentino di inclusione sociale verrà quindi presentato alle associazioni venete che si occupano di autismo.L’attenzione verso l’autismo si manifesta inoltre anche nelle scuole. Sono in tutto nove gli istituti, per un totale di 24 classi e 439 alunni, che nell’anno scolastico 2022/23 si sono iscritti alle attività, proposte da Autismi Vicenza, inserite per la prima volta nel Piano dell’offerta formativa territoriale (Poft) per favorire l’approfondimento e la sensibilizzazione sul tema dei disturbi dello spettro autistico.A presentare a Palazzo Trissino le novità sono stati il sindaco, l’assessore all’istruzione e le rappresentanti delle associazioni ABAut e Gruppo Asperger Veneto di Vicenza, entrambe parte del coordinamento Autismi Vicenza che comprende anche Autismo Triveneto e Angsa – Associazione nazionale genitori persone con autismo.“Nel corso del mandato – ha affermato il sindaco – Abbiamo lavorato con diverse iniziative per sensibilizzare su quella che è una situazione complicata per tante famiglie. Con l’idea avviata l’anno scorso abbiamo voluto estendere il progetto “Ci sto? Affare fatica!” anche ai ragazzi con autismo. Nelle scuole, inoltre, sono state introdotte attraverso il Poft delle attività di sensibilizzazione che hanno avuto un boom di richieste dagli insegnanti e coinvolto molto gli alunni”.“Le situazioni cosiddette problematiche vanno normalizzate soprattutto a partire dalla scuola, da sempre in prima linea nell’integrazione dei ragazzi con difficoltà – ha continuato l’assessore all’istruzione -. Per questo motivo ho accolto subito con favore la richiesta di sostegno arrivata dalle associazioni, proponendo loro di inserire nel Poft delle attività di sensibilizzazione da svolgere nelle scuole. Attività accolte con grande interesse dagli insegnanti, motivo per cui l’anno prossimo spingeremo ancor di più per arrivare alla possibilità di inserire degli specialisti nelle scuole. Durante l’estate, invece, abbiamo dato per la prima volta la possibilità ai ragazzi con caratteristiche autistiche ad alto funzionamento di sperimentare il percorso di “Ci sto? Affare fatica!”, anche con l’obiettivo di cambiare la mentalità di tutti i giovani facendo capire loro che possono esserci delle persone con delle difficoltà in più da coinvolgere e comprendere. Per la prossima estate puntiamo quindi ad inserire degli educatori per l’inserimento anche di giovani con autismo a medio funzionamento”.“Ci sto? Affare fatica!”“Ci sto? Affare fatica!” coinvolge ogni estate i ragazzi in attività di lavoro con finalità sociali, aggregative e di cura del territorio. Nato nel bassanese per iniziativa della cooperativa Adelante, il progetto è stato adottato nel 2019 dal Comune di Vicenza, riscontrando ogni anno più di cento partecipanti. Tra i 120 della scorsa estate, c’è stato anche un ragazzo con caratteristiche autistiche ad alto funzionamento, che, insieme ai cosiddetti “handy-man” (volontari adulti che mettono a disposizione le loro capacità manuali) e ai tutor che coordinano le squadre composte in tutto da 8-10 giovani, si sono presi cura degli spazi verdi interni alle scuole dell’infanzia comunali e di alcuni parchi pubblici.Il progetto pilota è stato messo in pratica dall’assessorato all’istruzione in collaborazione con la cooperativa Tangram e il coordinamento Autismi Vicenza, di cui fanno parte Angsa Veneto, Abaut e Autismo Triveneto ed il GAV (Gruppo Asperger Veneto ) di Vicenza. Visto il successo riscontrato sia per la squadra sia per i ragazzi con autismo, la cooperativa Adelante, che coordina “Ci sto? Affare fatica!” a livello nazionale, ha deciso di diffondere l’iniziativa anche nelle altre regioni. In una prima fase si partirà dal Veneto che, con 464 squadre, copre i due terzi dei team attivi in tutta Italia (in totale 674).Il modello vicentino verrà quindi presentato sabato 18 marzo alle associazioni venete che si occupano di autismo, con l’obiettivo anche di confrontarsi su eventuali problematiche, di presentare le cooperative disponibili sul territorio e di valutare la disponibilità di psicologici esperti di autismo per la formazione dei tutor e delle squadre.I progetti del PoftPer favorire l’inclusione è cruciale anche mettere in campo iniziative di sensibilizzazione per insegnanti e bambini. Il Poft prevede la possibilità di leggere in classe i libri “Il super potere di Cressidra” e “Io mi chiamo Giordi” oppure di vedere i filmati “Possono accadere cose meravigliose”, “Il mio piccolo fratellino venuto dalla luna”, “Sul sentiero blù”.L’obiettivo è spiegare ai bambini e ragazzi la complessità dei disturbi dello spettro autistico e abbattere pregiudizi e preconcetti.Nel dettaglio, si sono iscritte alle attività due scuole dell’infanzia (7 classi, per un totale di 107 alunni), sei della primaria (sei classi prime per 117 alunni e sette seconde per 141 alunni), e anche una secondaria (quattro classi prime per 74 alunni).
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