24 Aprile 2024 - 15.24

Autovelox e multe: boom di ricorsi, Consumatori 24: “Multe e sanzioni sono non dovute”

Riceviamo e pubblichiamo una comunicazione di Consumatori24 sul delicato e controverso tema degli autovelox.

E’ innegabile che la questione “autovelox” abbia sempre fatto discutere. Sono passati anni dalle ordinanze che hanno obbligato i comuni all’apposizione di adeguati cartelli di preavviso prima delle stazioni di rilevamento di velocità e, oltretutto, rigorosamente ad una specifica distanza, pena l’illegittimità delle contravvenzioni. Infatti, il giudice bassanese Mara Teresa Nungnes ha accolto il ricorso di un legale ed automobilista trevigiano che si è visto pervenire una contravvenzione per aver superato di 7km/h il limite di velocità sulla strada percorsa. Anche in questo caso, il silenzioso testimone: l’autovelox. Sul punto, decisiva è stata la sua contestazione, il quale ha sottolineato come questo tipo di apparecchi risultino senz’altro approvati nei territori di installazione, ma non omologati. Lungi dall’essere sinonimi, infatti, questi due termini sono stati spesso confusi ed usati impropriamente e pertanto ,in forza di ciò, l’avvocato trevigiano ha contestato in nome del ricorrente la legittimità della contravvenzione. Ore di tumulto sono seguite dall’ordinanza 10505/2024 della Corte di Cassazione, con la quale è stata annullata la sanzione in quanto il dispositivo autovelox non era omologato. Il comandate Polizia Locale Anci Luigi Altamura spiega che nessun tipo di dispositivo autovelox, tutor o infrarossi che sia, risulta fattivamente omologato sul territorio nazionale, pertanto questa lacuna è dovuta al fatto che non esiste ad oggi alcun tipo di normativa né criterio, in Italia, che ne determina i parametri di omologazione degli apparecchi, risultando questi, pertanto, esclusivamente “approvati ministerialmente” sul territorio comunale e provinciale. A ciò è chiaramente seguita una tempesta di ricorsi. L’Anci ha presto messo in chiaro che tale ordinanza non riguarda le contravvenzioni già pagate e che in qualsiasi caso, anche per ciò che concerne multe non ancora saldate, sarà necessario presentare un ricorso formale. Intanto, mentre è in atto uno studio per lo scioglimento di questo nodo normativo ed il riordino della disciplina che ridisegna le regole per la progettazione e l’installazione degli autovelox, il cui utilizzo deve rispondere alle esigenze di sicurezza della circolazione con l’obiettivo di tutelare i cittadini e di prevenire gli incidenti, l’Associazione Consumatori 24, operante nella provincia di Vicenza si rende disponibile a supportare tutti quegli utenti intenzionati ad impugnare le proprie contravvenzioni emesse a seguito di una rilevazione di uno di questi dispositivi, predispondendo le informazioni necessarie alla presentazione dei ricorsi.

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