24 Aprile 2025 - 10.13

Avellino promosso ogni volta che muore un Papa: semplice coincidenza o misteriosa sincronia?

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AVELLINO – Una promozione calcistica e un lutto per la cristianità: due eventi all’apparenza scollegati, ma che da quasi settant’anni sembrano intrecciarsi in modo tanto curioso quanto inquietante. Lunedì 21 aprile il Vaticano ha annunciato la morte di Papa Francesco, scomparso all’età di 88 anni. Solo due giorni prima, l’Unione Sportiva Avellino 1912, squadra della Serie C, aveva festeggiato la promozione in Serie B con una vittoria per 1-2 contro il Sorrento.

La coincidenza ha dell’incredibile, ma per chi segue la storia del club irpino, non è la prima volta: ogni volta che un Pontefice muore o si dimette, l’Avellino ottiene una promozione. Una sincronia quasi mistica, documentata anche da Il Giornale, che parla di sei “promozioni papali” in 67 anni.

Tutto comincia nel 1958, con la morte di Papa Pio XII. Quell’anno, nonostante il terzo posto nel campionato interregionale, l’Avellino venne promosso in Serie C grazie a un criterio di equilibrio geografico. Solo cinque anni dopo, nel 1963, moriva Giovanni XXIII e la squadra tornava in C dopo una retrocessione.

Il 1978 fu un anno memorabile sia per il club che per la Chiesa cattolica: l’Avellino celebrava la sua prima storica promozione in Serie A, mentre nel giro di pochi mesi si spegnevano due papi, Paolo VI e Giovanni Paolo I.

Nel 2005, l’Avellino ritornò in Serie B proprio in concomitanza con la morte di Giovanni Paolo II. E ancora: nel 2013, all’indomani delle storiche dimissioni di Benedetto XVI, il club fu promosso dalla Serie C alla B.

Ora, nel 2025, la storia si ripete: nel fine settimana di Pasqua, l’Avellino conquista nuovamente la Serie B e, due giorni dopo, arriva la notizia della scomparsa di Papa Francesco. Un legame singolare con la figura del pontefice, che solo pochi mesi fa aveva ricevuto in Vaticano l’intera squadra, firmando anche una maglia del club.

Una maledizione? Un segno del destino? O solo una lunga serie di coincidenze? Quel che è certo è che, statisticamente parlando, la sincronizzazione tra promozioni e lutti papali comincia a sfidare le leggi della probabilità.

Il successore di Papa Francesco può comunque tirare un sospiro di sollievo: non tutte le promozioni dell’Avellino sono state accompagnate da un evento luttuoso. Ma se la storia ha insegnato qualcosa, è che in Irpinia, quando l’Avellino sale, in Vaticano cala il silenzio.

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