16 Marzo 2018 - 14.32

BASSANO D.G. – Furti in villa per oltre 250.000 euro: i Carabinieri arrestano due nomadi

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Una trentina di tentativi di furti in villa, di cui una decina a segno, per un bottino complessivo di oltre 250.000 euro in preziosi e contanti: l’estate 2017 è stata funestata da un abile duo di predoni seriali che, con efficienza e rapidità, hanno colpito numerose ville e dimore di lusso nelle Vicentino, in particolare nei Comuni di Breganze, Pianezze, Marostica, Mason Vicentino, Mussolente e Romano d’Ezzelino. Finalmente i  Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Bassano del Grappa hanno consegnato la coppia di predoni alla giustizia. Le forze dell’ordine bassanesi si erano da subito messe sulle tracce della coppia, che aveva dimostrato una certa professionalità nel settore: l’utilizzo di una moto “Hornet” grigia con targhe sempre diverse (appurate in seguito come artefatte); l’estrema velocità nel colpire gli obiettivi penetrando da zone prive di videosorveglianza anche piuttosto impervie; una selezione di abitazioni da colpire sempre piuttosto fruttuose come bottino. Verso fine luglio la moto era stata intercettata da una pattuglia della Radiomobile di Bassano del Grappa in zona di Col Roigo; ma la coppia di ladri era riuscita a fuggire. I due però si erano disfatti di uno zaino: al suo interno i Carabinieri avevano ritrovato numerose targhe artefatte, oltre a guanti e oggetti per il travisamento. Dopo questo evento erano di fatto terminati i furti in villa.

L’utilizzo di sofisticate tecniche di sopralluogo tecnico sui furti e sugli oggetti rinvenuti ha consentito ai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Bassano del Grappa di rinvenire due distinti profili genetici, corrispondenti ai due ladri seriali. Il RIS di Parma ha fornito verso ottobre il primo riscontro: Lebbiati Sonny, nomade pluripregiudicato dell’Astigiano, consentendo la richiesta di misura cautelare a suo carico. Il secondo profilo genetico invece non ha inizialmente riscontro; grazie poi ai Carabinieri di Alba e Villanova d’Asti, il cerchio si è stretto intorno al nomade pluripregiudicato della stessa zona, Negro Erik. I Carabinieri hanno ottenuto una copia del suo profilo genetico, inviato poi per la comparazione sempre al RIS di Parma, che anche questa volta ha consentito una richiesta di misura cautelare all’Autorità Giudiziaria. Per Negro si sono aperte quindi, pochi giorni fa, le porte del carcere di Asti. I Carabinieri hanno anche analizzato le zone in cui i soggetti hanno dimorato alcuni giorni prima di dar seguito ai colpi; negli stessi luoghi hanno soggiornato anche altre due donne ed un uomo, che sono stati denunciati per concorso nei medesimi reati.

 

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