BASSANO – L’incredibile storia di Caterina Dissegna
È giunta ad accamparsi davanti al municipio, quarant’anni fa, per smuovere le istituzioni a occuparsi dei malati lasciati senza cure con la chiusura dei manicomi stabilita dalla legge Basaglia; e poco dopo ha fondato a Bassano il Comitato 180, per aiutare e sostenere le famiglie con pazienti psichiatrici. È una delle tante battaglie di Caterina Dissegna, che ha vissuto una vita fuori dal comune, dimostrando grande forza d’animo fin da bambina. Ora la sua storia è raccontata in un libro, Se mi tieni forte la mano, scritto da Alessandro Zaltron e Paola Vivian, che verrà presentato a Bassano mercoledì 20 dicembre alle 18.30 alla libreria Cedis di via Da Ponte (ingresso libero). Caterina Dissegna, classe 1931, è una donna che ha saputo affrontare le avversità e combattere duramente per raggiungere i suoi obiettivi. Ultima di dieci figli di una famiglia molto povera, e rimasta orfana di madre ad appena cinque anni, ha passato l’infanzia in un collegio di suore ad Alessandria – la cui fondatrice, Teresa Grillo Michel, è stata poi beatificata. Questo è solo l’inizio delle sue avventure: appena ventenne, incinta di nove mesi, ha viaggiato da sola con un sotterfugio per raggiungere il marito Renato Orlando in Brasile. La coppia è tornata solo dopo dieci anni di stenti a Bassano del Grappa, ma lui ha dovuto emigrare nuovamente, stavolta in Svizzera. Caterina si è presa cura da sola, con amore e tanti sacrifici, dei sette vivacissimi figli, in particolare del primogenito Gilberto, che soffre di una grave malattia psichiatrica dal periodo del servizio militare. Caterina si è battuta, talvolta anche arrivando a scontrarsi con le istituzioni, perché a Gilberto fossero riservate cure adeguate: memorabile un energico colloquio in piazza con l’allora ministro Andreotti. Sua l’idea di creare il Comitato 180, gruppo che offre aiuto e supporto ai genitori dei pazienti psichiatrici. Oggi, a 87 anni, Caterina Dissegna ha deciso di riordinare i ricordi e di far conoscere la sua vita con Se mi tieni forte la mano, espressione tratta dalle toccanti lettere che si scambiava con l’amato Renato durante la lontananza. Il libro è anche una testimonianza di energia e speranza: se ci si crede, se si lotta senza arrendersi, ogni ostacolo può essere superato.