BASSANO – Tribunale della Pedemonatana, avviato l'iter dalla Regione Veneto
La giunta regionale, riunita oggi a Palazzo Balbi, ha dato mandato al vicepresidente Gianluca Forcolin di avviare la procedura per la predisposizione di una proposta di legge nazionale per la ridefinizione della circoscrizione giudiziaria di Bassano del Grappa e la ricostituzione del tribunale. Lo aveva annunciato lo stesso presidente della Regione Luca Zaia il 31 luglio scorso a Bassano del Grappa per lanciare il Progetto di un nuovo “Tribunale della Pedemontana” come “risposta concreta allo scempio della chiusura di quello di Bassano” e lanciare una “sfida” al Parlamento “per una per una giustizia presente ed efficiente”. Il progetto del Tribunale della Pedemontana è già stato firmato da ben 60 Sindaci sui 75 dell’area interessata.
“Verificheremo le reali intenzioni delle forze politiche regionali – ha detto Zaia – ma soprattutto la volontà del Governo di erogare quella giustizia buona ma soprattutto veloce di cui ogni giorno va parlando sui giornali. Bassano era un tribunale che dava giustizia civile in due anni e mezzo contro i sette medi del Veneto, e tutti sappiamo quanto la giustizia incida sulla competitività di un territorio la cui economia è, come a Bassano, vivacissima. Vedremo se il governo passerà dalle parole ai fatti. Il tribunale della Pedemontana sarà un vero banco di prova”.
Con il provvedimento della giunta veneta adottato oggi è stato ripercorso il complesso procedimento ministeriale con cui si è arrivati a disporre la soppressione della Circoscrizione giudiziaria di Bassano del Grappa e la chiusura del relativo Tribunale, con accorpamento degli uffici presso il Tribunale di Vicenza. Forcolin ha ricordato che la decisione ha comportato l’accendersi di un contenzioso avanti al TAR Veneto, di cui il principale autore è stato l’Ordine degli avvocati di Bassano del Grappa. Le sentenze, nella sostanza, hanno però convalidato le determinazioni ministeriali, salvo, per l’esistenza di contingenti impedimenti connessi alla insufficienza dei locali nella nuova sede del Tribunale di Vicenza, una moratoria quinquennale nel trasloco degli uffici dalla sede di Bassano del Grappa a quella di Vicenza.
La vicenda – ha sottolineato Forcolin – ha provocato un particolare disagio nella società civile e negli operatori della giustizia, e comporta tuttora una significativa frustrazione all’efficiente esercizio del servizio in una realtà di particolare dinamismo economico e sociale, che meriterebbe in sede locale una diversa e più appropriata definizione delle circoscrizioni territoriali della giustizia, in modo da avere assicurato un servizio coerente e adeguato”.
Al Parlamento altre Regioni hanno presentato in questa legislatura delle proposte di legge per richiedere una modifica dei criteri di revisione della geografia giudiziaria, che si fondano sulla premessa che la logica del “risparmio di spesa” non può essere fatta a discapito dei diritti costituzionalmente garantiti, per la stessa permanenza dello stato di diritto, dalla Costituzione.
Anche il Veneto quindi si farà carico della possibilità, quale soggetto proponente di progetti di legge al Parlamento nazionale, di partecipare delle proposte legislative presentate dalle altre Regioni, nonché di sviluppare una propria proposta legislativa, al fine di sostenere la prospettiva che, con il riesame delle determinazioni ministeriali che hanno portato alla soppressione del Circoscrizione giudiziaria di Bassano del Grappa, possa essere ripristinato il locale Tribunale anche con la revisione dell’ambito circoscrizionale, in modo da rendere “economica” nell’intero territorio regionale, il mantenimento di un’ottava sede di Tribunale, nella considerazione che sussistono gli elementi socio economici sufficienti a suffragarne la presenza.
Il vicepresidente Forcolin, che ha la delega agli affari legali e contenzioso, col supporto dell’Avvocatura Regionale e di eventuali avvocati del libero foro già appartenenti all’ordine degli avvocati di Bassano del Grappa e altri consulenti esterni, ha avuto l’incarico di avviare l’elaborazione di una proposta di legge di iniziativa regionale da inviare all’esame del parlamento nazionale.