BASSANO – Tutto esaurito per Natalino Balasso
Arriva Natalino Balasso e a Bassano è tutto esaurito. Nuovo appuntamento per la stagione teatrale della Città di Bassano del Grappa, Il teatro ti rapisce, promossa dall’Assessorato alla promozione del Territorio e della Cultura, in collaborazione col Teatro Stabile del Veneto, al Teatro Remondini. Protagonista – martedì 26 gennaio alle ore 21.00 – Natalino Balasso nei panni di Tony Sartana, che smette i panni del pistolero western tutto violenza e ignoranza, per tentare un’ascesa politica che altri non è se non l’epopea della ricerca del potere fine a sè stesso.
Cinque attori-autori di grande talento – Francesca Botti, Marta Dalla Via, Andrea Pennacchi, Silvia Piovan e Stefano Scandaletti) affiancano Natalino Balasso nella messa in scena di questo travolgente testo comico, attraversato da continui colpi di scena tutti da scoprire. Comicità amara e ineluttabile, per l’ideale riscrittura dell’Ubu Re. Toni Sartana smette i panni del pistolero in stile western anni ’60, sospeso tra violenza e ignoranza, e tenta un’ascesa politica che si traduce nella forsennata ricerca del potere fine a sè stesso. Si tradisce e si arraffa per il gusto di possedere e si uccide per tradizione. Il racconto è inserito in un nord est surreale e fuori dal tempo, nel quale i personaggi sono guidati da un unico obiettivo che li attira come mosche: i “schei”. Si dice nord est, ma si legge universo mondo. Un’opera corale che sa far ridere e pensare.
Nel Nordest, la famigerata “locomotiva d’Italia”, non c’è più spazio per umanità o onestà. Meglio possedere a tutti i costi e così “l’Ubu Roi” veneto di Balasso, quasi duecento anni dopo il Mazzarò di Verga, cerca la sua “roba” in un mondo che ha perso ogni coordinata. E come da manuale lo fa arraffando, imbrogliando, rubando, tradendo amici e parenti, malvagio e ridicolo come l’antieroe degli spaghetti western Sartana.
La Cativissima è la prima commedia di una trilogia dedicata a Toni Sartana, personaggio surreale e fuori dagli schemi, il quale non ha mezzi termini, non ha remore morali. Da semplice sindaco di un piccolo paese di campagna raggiunge i vertici del suo partito, tradendo anche i compagni di strada pur di diventare la massima carica della Regione Serenissima: “Asessore ai Schei”. Ma questo non gli basterà, vorrà giungere a conquistare anche la confinante Regione Giulia all’inseguimento del Potere in quanto tale. In questo clima da fanta-politica, in un tempo non definito, che potrebbe essere il futuro, Toni Sartana riluce come una sorta di Ubu veneto; fa ruotare gli eventi attorno a sè, istigato da una moglie, la signora Lea, che, come una moderna lady Macbeth, è forse più crudele di lui.”
E dal momento che nulla può fermare la sua sete di potere, avanzerà verso nuove mete, fino a una rovinosa caduta. Ma, proprio come Ubu e forse anche come Willy di fronte al Coyote, Sartana ha la consistenza dei pupazzi di gomma, non si fa mai male, casca sempre in piedi, pronto per nuovi traguardi.