Benigno (FdI): “Per rivitalizzare Vicenza si faccia come Arzignano”

Che Vicenza dovesse prendere spunto da Arzignano era stato suggerito anche da un nostro articolo di qualche mese fa. In quell’occasione, lo spunto fu la gratuità delle luminarie natalizie nel capoluogo della Valle del Chiampo e una serie di iniziative tese a rivitalizzare la città che da tempo l’Amministrazione Bevilacqua persegue. Sul tema torna anche Fratelli d’Italia di Vicenza, con il presidente cittadino Alessandro Benigno.
“Per rivitalizzare Vicenza – scrive -serve un nuovo patto pubblico-privato che, dai quartieri al centro storico, trasformi la città in un palcoscenico di eventi e relazioni, con l’offerta di spazi accoglienti e opportunità culturali gratuite”.
Benigno aggiunge: “L’amministrazione Possamai preveda l’esenzione totale del canone per i plateatici, così da sostenere gli esercizi pubblici e incentivare un intrattenimento sano e inclusivo, capace di infondere energia ed entusiasmo non solo nei quartieri, ma anche nel centro storico, che ne guadagnerebbe in attrattività”.
“Non ci sarebbe nulla da inventare”, sottolinea Benigno, spiegando che basterebbe adottare la buona pratica già avviata dal centrodestra ad Arzignano, dove un nuovo regolamento ha introdotto la gratuità dei plateatici per i locali che aderiscono alla progettualità “Live in Arzignano”. In base a questa iniziativa, gli esercizi pubblici possono richiedere la totale esenzione dal pagamento del plateatico a condizione che: mettano a disposizione servizi igienici gratuiti;
non ospitino slot machine;
organizzino un numero minimo di eventi live, proporzionato alla dimensione dello spazio concesso, nell’ambito di una programmazione condivisa.
Benigno aggiunge: “Si tratta di una proposta di buonsenso, che coniuga il sostegno all’economia con la valorizzazione dei talenti artistici locali, il decoro urbano con la lotta alla ludopatia. Fratelli d’Italia la porterà in consiglio comunale con spirito costruttivo e con la piena consapevolezza che una città che vive i suoi spazi pubblici è una città più accogliente, più divertente e più sicura”.
E conclude: “Non solo: probabilmente ne trarrebbero beneficio anche i negozi e gli auspicabili nuovi investimenti, soprattutto nel centro storico, che rappresenta la vetrina di Vicenza”.