Bepi De Marzi lascia la direzione dei Crodaioli
Bepi De Marzi lascia i suoi Crodaioli, il coro di montagna, amatissimo, da lui fondato e diretto fin dal 1958. È lo stesso maestro De Marzi, 84 anni, ad annunciarlo dalla sua casa di Vicenza, così come racconta oggi Il Giornale di Vicenza. Il maestro ha cancellato i 15 concerti programmati da qui a Natale e ribadisce che la sua decisione è definitiva: “Soprattutto perché ho problemi di ricezione delle frequenze sonore e non posso più dedicarmi alla musica”.
I Crodaioli, con il maestro, sono i rappresentanti di quelle cante di montagna popolari che da sempre hanno raccontato la Valle del Chiampo e la sua poesia. Proprio recentemente nel loro luogo del cuore, in Piatta di Crespadoro, è stata posta una targa a ricordare proprio i 60 anni dalla realizzazione del più famoso canto di montagna, scritto da un allora 23enne Bepi De Marzi in memoria della prematura scomparsa dell’amico Bepi Bertagnoli, travolto da una slavina sulle Piccole Dolomiti il 7 aprile 1951: il celeberrimo Signore delle Cime. Bepi era scomparso “su in Piatta”, travolto da una slavina, dopo un’abbondante nevicata primaverile. L’avevano cercato invano per settimane: solo lo sciogliersi delle nevi l’aveva restituito. Toccò poi a De Marzi mettere in musica e in pura poesia ciò che tutti gli amici di Bertagnoli stavano provando. Oggi questa canta è conosciuta ed amata in tutto il mondo: una poesia in musica che racconta ciò che la montagna dà e ciò che la montagna – a volte – toglie. Come tutte le cante dei Crodaioli: canti ispirati, intrisi di fede e di speranza, fatti di note che salgono dal cuore alla bocca di tutti i montanari. Per tutti coloro che amano le montagne, i Crodaioli sono stati compagni di fatiche, emozioni, gioie e dolori. Lunga vita ai Crodaioli, dunque. E un buon riposo al grande Maestro Bepi.