27 Maggio 2022 - 14.16

Bestemmia fuorionda in Consiglio a Vicenza o ‘Dio caro’? Il caso infiamma la politica vicentina (il link al video)

Nel video sotto: il momento che ha infiammato il post-consiglio: la fine dell’intervento di Colombara al minuto 2.35.39 (seduta del Consiglio Comunale di Vicenza – link istituzionale)

A volte capita, quando si pensa di non essere sentiti arriva il momento di sfogo. Parliamoci chiaro, per molti veneti l’intercalare con bestemmia è normalità, ma di certo il battagliero consigliere Raffaele Colombara della Lista Quartieri al Centro non pensava che il suo sfogo fosse in qualche modo immortalato con l’accusa di aver usato un linguaggio blasfemo. Il tanto simpatico, quanto attivo in Consiglio e tagliente consigliere, probabilmente si è sfogato pensando che il microfono fosse spento. All’ordine del giorno vi era una delibera di variazione di Bilancio e i fondi del Pnrr.

Dopo aver concluso il suo intervento accusando di immobilismo l’Amministrazione, il presidente del Consiglio Comunale Valerio Sorrentino ha detto: “Bene, si vota la delibera” e Colombara, che aveva testé chiuso l’intervento ha commentato: “Ma che i sea vota da soi dio …”.

A questo punto, considerando la voce calante del consigliere, si è aperto il dibattito: ha pronunciato una bestemmia o ha detto ‘caro’?. Non hanno dubbi consiglieri di maggioranza. Oggi l’intervento dalle colonne del Giornale di Vicenza di Cattaneo e De Marzo. Quest’ultimo invita i consiglieri a tenere le bestemmie fuori dalla sala Bernarda. Il deputato di Forza Italia Zanettin parla di ‘peggiore malcostume’ e di ‘bestemmia sdoganata’. Dodo Nicolai (Coalizione civica) suo vicino di banco dice di aver sentito chiaramente un ‘caro’. Colombara risponde al GDV ribadendo che al di là dell’espressione (dice di aver pronunciato ‘caro’) l’attenzione della maggioranza dovrebbe essere sui veri problemi e non concentrarsi a stigmatizzare parole dette a microfoni spenti. 

Probabilmente ora continuare l’ilare e prosaico dibattito con i consueti: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”. In molti accrediteranno un deciso aumento di consenso al consigliere Colombara per la sua schietta veneticità nello sfogo (della serie: ‘è uno di noi’). Altri (bestemmiatori incalliti) vestendo la tonaca, chiederanno formali scuse in nome delle ‘radici cristiane’. Di sicuro non si può dire che i consigli a Vicenza siano noiosi.

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