La fumata nera dei vigili urbani
Nulla di fatto dalle parti di Soccorso Soccorsetto, storica sede della Polizia Municipale di Vicenza. Il confronto sul prolungamento del turno notturno continua – l’ultimo è stato venerdì scorso – ma la fumata di questo conclave continua ad essere scura. I sindacati lamentano carenze di organico, l’Amministrazione Rucco tiene duro sull’obiettivo di aumentare la presenza di notte dei nostri vigili urbani. Le notizie sugli incontri sono di seconda mano e sempre imperfette, a proposito non sarebbe male se gli uni e gli altri mettessero on line i verbali di questi incontri, giusto per amore di verità.
È pur vero che la carenza c’è, su 85 agenti che fanno servizio esterno, ben 54 hanno più di 50 anni e di questi 30 ne hanno addirittura più di 55, ma questo è un motivo sufficiente per non negoziare? Vi sono delle mansioni da ridefinire meglio tra Polizia Locale e Polizia di Stato? Si ridefiniscano. Bisogna assumere più agenti? Si trovi la forma corretta per farlo, pure a discapito di qualche altro settore del Comune meno delicato di questo.
Ma si faccia e lo si faccia in fretta perché il tempo scorre inesorabilmente e la volontà politica di Rucco va incardinata in atti amministrativi che aumentino la sicurezza in città, possibilmente prima che inizi il clima incandescente e sospetto della campagna elettorale. Sulle carenze di organico peraltro ci ricordiamo tutti che era lo stesso refrain dei questori che hanno preceduto Paolo Sartori, sì proprio quel questore che in pochi mesi ha dato un segnale chiaro a tutti che con lo stesso organico di prima si può fare molto lo stesso ed ha in poche settimane reagito alla cultura degli alibi dei suoi predecessori.
Le richieste dei sindacati della Polizia Locale sono probabilmente legittime, ma lo sono ancora di più quelle dei cittadini che hanno gli spacciatori sotto casa.