15 Luglio 2021 - 16.08

Caccia – Il calendario venatorio del Veneto

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La Giunta regionale del Veneto ha approvato il “Calendario Venatorio della Stagione 2021-2022”, su proposta dell’Assessore alla Caccia, Cristiano Corazzari, col parere positivo dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).

Secondo il nuovo calendario, la stagione aprirà domenica 19 settembre e, si chiuderà, lunedì 31 gennaio 2022. Il calendario prevede, inoltre, anche per quest’anno alcune giornate di preapertura (1, 2, 4, 5 e 6 settembre) per le specie merlo, ghiandaia, gazza, cornacchia nera e cornacchia grigia. Viene confermata la caccia al colombaccio, nelle due giornate di preapertura dell’1 e 2 settembre, anche in considerazione del buono stato della popolazione nel territorio regionale. Via libera anche per la preapertura alla specie tortora nelle giornate del 1 e 2 settembre prossimi.

Il calendario venatorio specifica le specie ammesse a prelievo ed i relativi periodi di caccia; il numero delle giornate settimanali di caccia, che non può essere superiore a tre, con possibilità di libera scelta al cacciatore, ad esclusione dei giorni di martedì e venerdì, con integrazione di due giornate per la sola caccia alla fauna migratoria da appostamento nei mesi di ottobre e novembre; il massimo giornaliero e stagionale di selvaggina presa e l’ora di inizio e di termine della giornata venatoria.

“Anche quest’anno – ha dichiarato l’Assessore regionale alla caccia, Cristiano Corazzari – il lungo e approfondito lavoro istruttorio, ha prodotto un calendario equilibrato, rispettoso dell’ambiente, delle normative europee e nazionali, della consistenza numerica delle diverse specie e del diritto dei cacciatori ad esercitare la loro passione”.

Si evidenzia che, anche per la prossima stagione venatoria, viene confermata la caccia alla tortora nelle prime due giornate di preapertura, per consentire, da un lato, ai cacciatori di prelevare la tortora e, dall’altro, alla Regione di far rispettare le norme previste dal calendario definendo un carniere giornaliero stagionale pari a 10 capi per cacciatore.

Particolare rilevanza riguarda anche la questione della caccia al Moriglione, che sulla base di quanto accaduto nella passata stagione, ha visto soccombente nella parte che prevedeva il prelievo della specie in parola, in sede di Tribunale amministrativo, non solo il calendario del Veneto ma i calendari di tutte le Regioni italiane.

Riguardo la selvaggina stanziale, l’Amministrazione regionale ripropone un calendario unico a livello regionale, senza differenziazioni tra i diversi territori provinciali e tra ambiti territoriali di caccia. Questa scelta consente di semplificare e razionalizzare l’attività venatoria in Veneto.

Infine, la caccia agli ungulati (daino, camoscio alpino, capriolo, cervo, muflone) è autorizzata e regolamentata dalle sedi territoriali, la cui area ricade in tutto o in parte nella zona faunistica delle Alpi. Negli altri territori, non compresi nella zona faunistica delle Alpi, è consentito solo il prelievo selettivo, basato su piani di abbattimento qualitativo e quantitativo, autorizzati e regolamentati dalle sedi medesime.

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