19 Marzo 2021 - 12.57

Cacciava al di fuori di ogni regola: denunciato vicentino

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B.L., cinquantenne residente a Valrovina di Bassano del Grappa, è stato denunciato dalla Polizia Provinciale di Bassano a seguito di una delle operazioni antibracconaggio più importanti dell’anno. Tra le accuse ci sono: caccia in periodo di chiusura, armi modificate, abbattimenti illegali di uccelli superprotetti.

L’uomo è stato sorpreso qualche sera fa proprio a Valrovina mentre cacciava di frodo, munito di fucile silenziato e visore notturno, arnesi severamente vietati dalla legge sulle armi. Ad effettuare l’arresto, gli agenti Provinciali dei distaccamenti di Thiene ed Asiago.

L’immediatamente successiva perquisizione ha portato poi alla scoperta di altre infrazioni: B.L. aveva due celle frigorifere piene di carne appartenente a vari animali (caprioli, cervi, camosci e cinghiali) abbattuti illegalmente; la carne era contenuta in una novantina di sacchetti, con indicazioni riguardanti la data di abbattimento e della specie cacciata. Nell’abitazione dell’uomo sono stati rinvenuti anche diversi uccelli impagliati appartenenti a varie specie particolarmente protette come il picchio nero, il picchio verde, il re di quaglie, il beccofrosone e l’upupa, oltre a tagliole, trappole e reti da uccellagione.

Il cinquantenne bassanese aveva predisposto un rudimentale quanto efficace sistema che lo avvertiva in tempo reale degli animali presenti sui campi: un lungo filo teso attraverso il bosco e collegato ad una campanella che suonava in casa sua quando qualche animale toccava il filo.

“Gli episodi di bracconaggio sono in diminuzione rispetto al passato -commenta il comandante della Polizia Provinciale Claudio Meggiolaro – ma sono più complessi da individuare perché vengono utilizzati strumenti più sofisticati, come silenziatori e visori notturni. Ogni operazione richiede tempo e perseveranza, ma sono controlli doverosi a tutela del nostro territorio e soprattutto delle specie animali protette.”

B.L. è stato denunciato all’autorità Giudiziaria e rischia fino a 3 anni di carcere per la modifica dell’arma, fino a  un anno di arresto e qualche migliaio di euro per gli articoli violati in materia di caccia. 

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