Cacciava uccelli protetti con richiami proibiti dall’orto di casa: denunciato 60enne di Trissino
Un uomo, P.L., 60 anni, residente a Selva di Trissino, è stato denunciato dalla polizia provinciale per aver cacciato uccelli protetti, richiamandoli con strumenti di caccia proibiti, il tutto aggravato dal fatto che l’attività di caccia è stata svolta in giornate proibite dal calendario venatorio. Il cacciatore sparava da un rudimentale capanno costruito nel proprio orto. Lo riporta il Giornale di Vicenza.
L’uomo si era appostato all’interno di un nascondiglio mimetizzato, nei pressi della sua abitazione, ed è stato sorpreso ad abbattere specie protette, usando un fucile di piccolo calibro e di uccelli da richiamo. Gli agenti hanno anche perquisito l’abitazione, rilevando altri esemplari di volatili protetti abbattuti. In totale, sono stati trovati 15 uccelli appartenenti a specie protette: cinciallegre, lucherini, frosoni e peppole, oltre a 14 lucherini ancora vivi e usati per richiamo; la detenzione di questi ultimi e considerata illegale.
Sono stati trovati anche una rete da uccellagione e delle gabbie a scatto, altri strumenti vietati dalla legge. Il pubblico ministero, Alessia La Placa, ha quindi emesso provvedimento di convalida del sequestro del fucile e della fauna proibita effettuato, contestando l’abbattimento e la detenzione di uccelli protetti e particolarmente protetti.