Caldo assurdo, ode al condizionatore (anche se inquina)
Rosolina Mare, venerdì 25 agosto, come mia abitudine mi alzo più o meno alla sei (meno che più), e come di consueto procedo ad aprire le porte-finestre per fare entrare un po’ di aria fresca rigenerante, che a quell’ora solitamente c’è.
Gia mi suona male che i vetri siano appannati all’interno come in inverno. Poco male, ma chissà perché? Apro una porta finestra e vado in terrazzo.
Vengo avvolto da un sudario che mi fa pensare come in una fiaba di essermi svegliato a Baghdad.
Cerco i minareti, e vedo invece il solito mare, la solita pineta.
Posto il termometro (come da regole Aeronautica militare) all’ombra a due metri da terra, e dopo i classici cinque minuti guardo dove si è posizionata la colonnina: 28 gradi. Mi stropiccio gli occhi, ma il responso non cambia: 28 gradi, alle 6 del mattino (5 solari, tanto è vero che non è ancora l’alba).
Cerco di capire in che incubo sono finito, e alla fine devo prendere atto che a fine agosto sulla costa veneta alla 6 del mattinoci sono quasi 30 gradi!
Comincio a mettere in fila una serie infinita di improperi contro coloro che negano il cambiamento climatico, coloro che dicono “ma è estate, fa sempre caldo!”, “io con il caldo sto bene”, “”ma dov’è tutto sto caldo?”, e soprattutto “ma faceva un caldo così anche 30-40 anni fa!”.
Un c…..o faceva un caldo così qualche decennio fa, un c……o!
A quel punto come per incanto mi viene in mente di avere da molti anni deciso di dotare l’appartamento di aria condizionata ( ma no il solito impiantino, un compressore ed uno split per ogni stanza, così si evitano le discussioni con la moglie). Già questa opportunità mi solleva un po’ il morale!
E mi viene subito spontaneo pensare che la nostra società finora non ha mai onorato come merita mister Willis Haviland Carrier.
Chi era costui?
Caspita ragazzi, il “padre dell’aria condizionata”, colui che viene riconosciuto come l’inventore del “Condizionatore”.
Sicuramente è difficile, oltre che inutile in verità, mettere in fila in ordine di importanza le scoperte che hanno migliorato la vita di noi uomini, ma da qualche anno a questa parte confesso che sono sempre più incline a considerare l’invenzione di mister Carrier un “grande passo per l’umanità”.
Un uomo che in questi giorni di calura feroce non esiterei a proporre per una canonizzazione postuma, al grido di Carrier Santo subito!
Anno dopo anno, estate dopo estate, anticiclone africano dopo anticiclone africano, mi accorgo che ormai sono schierato: Eterno elogio all’aria condizionata! Immenso giubilo per i climatizzatori! Standing ovation pure per il ventilatore (ma quando il caldo non esagera eh!).
Va bene tutto, basta che si respiri!
E non mi si venga a dire “l’aria condizionata fa male”, “io non la sopporto proprio”, “ è deleteria per il clima”, “tanto in casa mia non fa caldo”, o addirittura “toglie l’abbronzatura” (sic! sic! sic!).
Tutte c……e, certo se ti metti davanti alle bocchette è probabile che ti possa venire un mal di gola, un po’ di cervicale, ma in questo caso la colpa è solo tua.
Ma provate a stare in un letto di ospedale senza condizionamento con 38 gradi all’esterno!
O in coda in autostrada sotto un sole sahariano!
Qualche anno fa, prima dei “non cambiamenti climatici” di cui blatera qualcuno anch’io indulgevo ad “aprire giusto un po’ i finestrini”, ma adesso confesso che adoro quell’aria fresca emanata da quegli splendidi piccoli oblò dell’auto, che venero quella brezza fresca che proviene dal leggiadro alettone del condizionatore.
Cosa posso farci? Mi ribello all’afa asfissiante, alla calura debilitante, al caldo ossessivo, alle notti insonni.
Perciò non avendo alcuna attitudine al masochismo, urlo forte il mio “Viva sempre e comunque il condizionatore”!
E gloria imperitura a mister Carrier che questa meraviglia l’ha pensata e realizzata.
Tutto il resto è noia, caldo, afa.
A me basta respirare!
A proposito: Viva l’inverno!!!!!!!!!!!!
Umberto Baldo