Caldogno, da settembre al via il progetto Life Impollinaction
A partire da settembre Caldogno sarà uno dei “laboratori a cielo aperto” finalizzati a contribuire all’incremento dell’attività degli insetti impollinatori, grazie al progetto Life Impollinaction coordinato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia che beneficerà dei contributi della Comunità Europea.
Il Comune a nord di Vicenza ha messo a disposizione due ampi appezzamenti di terreno (in via Madre Teresa di Calcutta nei pressi del depuratore, e in via Aeroporti in corrispondenza dell’ex cono di volo), dove si occuperà direttamente della coltivazione e della gestione del progetto.
«Le perdite di insetti impollinatori sono particolarmente allarmanti, a causa degli effetti sulla riproduzione delle piante – sottolinea l’assessore all’Urbanistica e Territorio, Marcello Vezzaro -. Se non si interviene, rischiano di essere irrimediabilmente compromessi sia gli ecosistemi naturali, sia la produzione agricola».
Il progetto mira ad aumentare l’eterogeneità del paesaggio, attraverso la creazione di aree naturali e semi-naturali nei contesti rurali e urbani, per mitigare la crisi dell’impollinazione: l’obiettivo è quello di ricreare un habitat favorevole, con risorse di fiori e nidificazione, distribuiti in paesaggi su scale su cui i singoli impollinatori possono spostarsi. Le aree coinvolte in Italia si trovano nella pianura padana orientale (Veneto e Friuli-Venezia Giulia), dove l’aumento del consumo di terra dal 2017 ha raggiunto il record nazionale, con una perdita media dello 0,45% del suolo naturale all’anno. «Un Comune come Caldogno, che ha ancora la maggioranza della superficie del suo territorio verde, si presta molto bene a questa sperimentazione – spiega Vezzaro -. Il progetto è pensato per poter divenire replicabile in altri contesti, fornendo linee guida specifiche. Si investirà molto anche nell’attività di comunicazione per coinvolgere attivamente scuole, cittadini e in particolare i proprietari di aree agricole».