CAMISANO – Un albero per ogni nato, il paese punta sul verde
Nel febbraio del 2013 era stata introdotta una normativa che obbligava i Comuni italiani a piantare, entro sei mesi, un albero per ogni bambino nato o adottato nel Comune stesso. Una legge in larga parte disattesa dagli enti locali, che sembrano essersene dimenticati. Non è così per Camisano, che ha deciso di associare un albero ad ogni nuovo nato del 2015 e ha messo a dimora ben 123 piante.
L’iniziativa è stata promossa dall’assessore delegato all’Ecologia, Stefano Borgo ed ha interessato una decina di vie del paese. In particolare: via Peraroli a Rampazzo, via Gandhi, via Papa Paolo VI, viale Venezia e l’area intorno alla rotatoria di via Vanzo Vecchio a Santa Maria, via degli Avieri, via Trozi, via Filanda, viale Margherita, viale della Repubblica e via Stadio a Camisano. Nell’operazione di rinverdimento si è tenuto conto delle diversità morfologiche di ogni zona e le piante (querce, faggi e platani) sono state messe a dimora ad una distanza sufficiente da permettere la loro crescita.
Alle famiglie dei neonati è stata inviata a fine anno una lettera per informarli dell’iniziativa, che sarà ripetuta anche nel 2016 e, se dovesse essere mantenuta, contribuirà a creare importanti aree verdi nel territorio comunale (più di 1200 piante in dieci anni se il tasso di natalità dovesse rimanere costante).
Soddisfatto l’assessore Borgo: “La piantumazione associata ai nuovi nati – ci dice – contribuirà ad aumentare notevolmente il patrimonio arboristico di Camisano. Non solo, abbiamo voluto anche far sentire le nuove famiglie parte della comunità di Camisano, in attesa che i loro piccoli frequentino le scuole”. Intanto si pensa già al 2017, quando verranno messe a dimora 119 piante, quanti sono i nati nel 2016 (89 a Camisano, 19 a Santa Maria e 11 a Rampazzo).