Campagna elettorale a Bassano, l’Ulss 7 non ci sta: “Giù le mani dall’ospedale! Da alcuni candidati informazioni fuorvianti e non vere”
Si accende la campagna per le Comunali a Bassano, tanto che in campo scende l’Ulss 7, chiamata in causa dalle argomentazioni sollevate da alcuni candidati. Oggi arriva una nota molto dura della dirigenza dell’Ulss. “Negli ultimi giorni – recita la nota – la sanità pubblica locale è stato spesso al centro degli interventi di alcuni candidati alle prossime elezioni amministrative di Bassano. Una scelta chiaramente legittima, tuttavia non si può non rilevare come in più occasioni, da parte di alcuni candidati, i contenuti e le argomentazioni esposti siano del tutto fuorvianti e palesemente non corrispondenti alla realtà dei fatti. Di più: risultano lesivi dell’immagine delle centinaia di medici, infermieri, OSS, tecnici ospedalieri e altre figure professionali che ogni giorno lavorano per il bene dei pazienti, che si sono sentiti ingiustamente attaccati nelle loro professionalità e competenze. Proprio da parte dei dipendenti dell’ospedale in questi giorni la Direzione ha ricevuto numerosi e ripetuti inviti a intervenire in qualche modo a tutela loro e dell’intero ospedale.
È doveroso dunque sottolineare che la realtà dei fatti è molto diversa da quella che alcuni vorrebbero far passare, come può essere verificato da chiunque, candidati inclusi, esaminando il bilancio dell’Ulss 7 Pedemontana e i report periodici che vengono trasmessi alla Regione del Veneto sull’andamento delle attività, o chiedendoli direttamente alla Direzione dell’Azienda che è pronta a fornirli nella massima trasparenza
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In particolare si è sentito parlare del problema delle liste di attesa come se fosse una criticità specifica dell’ospedale San Bassiano, ignorando o fingendo di ignorare non solo il contesto generale nazionale, ma soprattutto che proprio in ULS S7 Pedemontana sono state ridotte in modo significativo: da gennaio 2024 ad oggi le prestazioni in “galleggiamento” sono state quasi dimezzate, -46%.
Si è detto anche di un ospedale in declino, quando invece i dati evidenziano una crescita delle prestazioni erogate: nel 2023 nelle strutture pubbliche del Distretto di Bassano sono state erogate oltre 10.000 prestazioni ambulatoriali in più rispetto all’anno precedente.
E ancora, c’è chi racconta di “situazioni burocratiche incredibili” senza però citare nessun esempio concreto, eppure la Direzione è pronta a verificare ogni segnalazione e risolvere eventuali problematiche, se ci dovessero essere.
Qualcuno ha anche parlato di “continue perdite di apicalità”, quando le nomine di nuovi direttori di unità operative semplici o complesse o dipartimentali sono state 79 negli ultimi tre anni e in questo arco di tempo anche il numero complessivo di medici in servizio al San Bassiano è cresciuto, passando dai 203 del 2021 agli attuali 213.
Anche nella Medicina Territoriale c’è chi sta facendo disinformazione, affermando che “molti non riescono ad accedervi”, quando proprio la nostra Azienda vanta una delle maggiori coperture a livello regionale, tanto è vero che ad oggi risulta assegnato un medico di medicina generale al 97,5 dei cittadini, con i rimanenti che sono comunque assistiti dai medici della continuità assistenziale diurna in attesa di una nuova nomina. A questo riguardo, nel corso del 2023 le nomine di Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta sono state 31 nel territorio aziendale.
Sono state dette anche cose palesemente false, come il fatto che i tempi di attesa per le prestazioni vengano conteggiati e valutati a partire da quanto l’utente viene richiamato sono essere stato messo in attesa: non corrisponde assolutamente al vero, in quanto è noto a tutti – o dovrebbe esserlo, per lo meno a chi parla di sanità aspirando ad una carica pubblica – che il periodo di riferimento entro il quale erogare la prestazione scatta sempre e comunque da quando l’utente chiama per richiedere l’appuntamento.
La Direzione dell’ULSS 7 Pedemontana fa altresì notare che ad oggi non è ancora stata depositata alcuna raccolta firme relativa all’Azienda Sanitaria o all’ospedale San Bassiano: eppure alcuni avevano molto parlato nel recente passato di questa iniziativa, condotta a questo punto forse con finalità diverse da quella di avviare un reale dialogo sulla sanità pubblica locale.
In generale, nessuno dei candidati che in questa campagna elettorale ha cercato visibilità parlando dei presunti mali della sanità locale ha mai chiesto un incontro per approfondire le tematiche di cui parlano di fronte ai microfoni o negli incontri con i cittadini. Se lo avessero fatto, come si evince dai fatti riportati, avrebbero scoperto una realtà molto diversa da quella che cercano di dipingere.
Di fronte a questi fatti, uno slogan bello e appropriato per questa campagna elettorale dovrebbe essere “Giù le mani dall’ospedale”.