Carni vegetali: boom di vendite, cosa contengono veramente?
Le alternative vegetali, come le ricette a base di soia, ceci, e grano, insieme alle imitazioni di carne, stanno vivendo un notevole aumento delle vendite, registrando un incremento del 14% nell’ultimo anno.
Va notato che solo pochi anni fa, questi prodotti erano considerevolmente più costosi rispetto alle loro controparti di origine animale, con un divario medio di prezzo del 15%. Tuttavia, oggi questo divario sta diminuendo e in alcuni casi addirittura si sta invertendo. Questa è una buona notizia per i consumatori. Tuttavia, alcuni rimangono scettici.
La produzione di queste alternative a base vegetale alla carne avviene attraverso un processo particolare. La fabbrica Accro, situata a Vitry-en-Artois (Pas-de-Calais), ha aperto le sue porte a TF1 per permettere di osservare da vicino la produzione delle bistecche vegetali. “Mescoliamo diverse farine, come la farina di piselli e la farina di frumento. Dopo aver impastato e riscaldato questa miscela, si ottiene una consistenza fibrosa simile a quella della carne animale, ma realizzata esclusivamente con ingredienti vegetali”, spiega Renaud Saïsset, direttore generale di Accro.
È stato necessario un periodo di due anni affinché la fabbrica potesse sviluppare una trama simile. “Otterremo lo stesso contenuto di proteine e grassi riscontrato nella carne animale, ma in aggiunta avremo un maggiore contenuto di fibre e una minore quantità di acidi grassi saturi rispetto a quelli presenti nella bistecca tradizionale”, precisa l’esperto.
Va notato che il marchio aggiunge anche metilcellulosa alla sua preparazione, un ingrediente comune in molti sostituti della carne, in quanto funge da additivo per la consistenza.
Ma queste alternative a base vegetale sono davvero salutari? “Le alternative vegetali, anche quando si tratta di prodotti trasformati, non costituiscono un rischio per la salute”, rassicura Sophie Janvier, dietista-nutrizionista intervistata da TF1. “Offrono 16 grammi di proteine, un po’ meno rispetto a una bistecca, ma comunque un valore nutrizionale accettabile”, prosegue. Tuttavia, è sempre consigliabile leggere attentamente l’etichetta di ciascun prodotto.
Come fa notare il Corriere (Leggi articolo) sulle etichette di questi prodotti compaiono anche una serie di ingredienti aggiunti, tra cui aromi, zuccheri (utilizzati per conferire una sensazione croccante simile alla “crosticina” della carne), amido, sale, lievito, olio, conservanti, e coloranti come la barbabietola. In alcuni casi sono presenti anche ferro e vitamina B12, particolarmente importanti per coloro che seguono una dieta vegana. Tutti questi ingredienti vengono lavorati in modo tale da conferire al prodotto finale un gusto, un aspetto e una consistenza simili a quelli del prodotto animale imitato.
Tuttavia, è importante tenere presente che, pur essendo prodotti a base vegetale, questi alimenti subiscono un processo industriale per ottenere una consistenza e un sapore molto simili a quelli della carne. Pertanto, è fondamentale leggere attentamente l’etichetta: più è breve e contiene ingredienti conosciuti, migliore è la qualità del prodotto. Nelle alternative vegetali ci sono meno grassi saturi, tipici della carne, ma spesso è nascosto più sale per dare sapore.