Celebron (Lega): “Il PD di Possamai ha impedito per anni spazio e pluralismo”
“Il PD e il centrosinistra hanno impedito per anni a liste civiche e partiti di parlare sul giornale del Comune” Il vicesindaco Matteo Celebron commenta così l’attacco di oggi delle minoranze, come una prova della mancanza di pluralismo del centrosinistra.
“Per anni abbiamo realizzato un giornale di servizio ai cittadini, molto apprezzato e ricco di informazioni utili alla vita quotidiana della città.” afferma il vicesindaco della Giunta Rucco, Matteo Celebron. “L’unico vero rimpianto è che come fanno moltissimi comuni abbiamo pensato fosse democratico e giusto che una pagina del giornale fosse aperta alle posizioni dei partiti e delle liste civiche che sono protagonisti del Consiglio Comunale.
Ma questo spazio di libertà e pluralismo è stato impedito dal rifiuto del PD e dei suoi alleati di intervenire e quindi con questa scelta di silenzio hanno costretto anche le altre liste civiche e gli altri partiti a perdere la voce sul Giornale dei Vicentini.
Ringraziamo quindi il PD di Possamai e i suoi alleati per aver consentito con una polemica boomerang, e a me e alla nostra Giunta di rivelare a tutti i Vicentini la loro grave responsabilità nell’aver impedito alla politica cittadina un libero spazio di espressione e democrazia sul giornale del Comune, peraltro a costo zero per i vicentini.
Un vero boomerang che colpisce chi in assenza di argomenti veri evidentemente le prova tutte e alla fine si ritrova addosso la colpa di quella violazione del pluralismo che hanno agitato dimenticando le proprie responsabilità. Che è anche la responsabilità di voler impedire ai cittadini di conoscere attraverso il Giornale dei Vicentini quale sia il lavoro che viene fatto dall’Amministrazione per loro. La rendicontazione del lavoro amministrativo è un preciso dovere di Sindaco e Giunta, come peraltro dimostrano tanti Comuni, anche della stessa area politica PD, che qui a Vicenza invece della democrazia e del pluralismo preferisce fare a meno e dell’interesse dei cittadini non si preoccupa perché qui conta per loro solo la propaganda.”