Celle fotovoltaiche da scarti vinicoli, l’idea da Venezia
Un’innovazione che premia la ricerca scientifica e tecnologica delle università del Nordest ma anche la capacità di investire nell’innovazione e nello sviluppo della programmazione regionale del Fondo sociale europeo”. L’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Università del Veneto commenta con soddisfazione il prototipo della prima cella fotovoltaica con gli scarti della vinificazione presentato al Vinitaly 2019, il salone internazionale del vino in Fiera a Verona.
“Si tratta di un progetto finanziato con il bando dgr 11/2018, dedicato agli assegni di ricerca, a valere sul Fondo sociale europeo, al quale la Regione ha assegnato un contributo di € 41.056,83”, rende noto l’assessore.
“Il buon esito del progetto, che ha come partner l’università Cà Foscari di Venezia, l’università di Udine, l’università di Malaga, l’azienda Vinicola Serena – sottolinea la titolare della programmazione Fse – dimostra la capacità della Regione di valorizzare e canalizzare le risorse comunitarie verso iniziative capaci di creare innovazione, sviluppo e occupazione. Investire nell’economia circolare all’insegna della sostenibilità è il futuro sia per la ricerca accademica, sia per l’economia: così si crea lavoro e occupazione, nascono nuove imprese e nuove professioni”.