Che cosa sappiamo sul numero dei morti a Valencia?
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A Paiporta, periferia di Valencia, città duramente colpita dalle recenti inondazioni con una sessantina di vittime confermate, la visita del re Filippo VI e della regina Letizia ha incontrato proteste, tra fischi e lanci di fango. Crescono infatti le critiche verso la gestione della catastrofe da parte delle autorità spagnole, mentre l’ultimo bilancio ufficiale parla di almeno 217 morti. Le autorità locali avvertono che il numero delle vittime potrebbe aumentare poiché alcune persone risultano ancora disperse, e diversi parcheggi sotterranei, completamente allagati, non sono stati ancora perquisiti completamente.
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La lentezza nell’aggiornamento dei dati sui decessi – solo sette nuovi casi segnalati sabato – ha alimentato sospetti sui social, dove molti cittadini accusano le autorità di nascondere il numero reale delle vittime. La situazione è complicata dalla rete di comunicazione compromessa, che rende difficile contattare i dispersi. Secondo il quotidiano El País, su 5.000 denunce di scomparsa, circa 2.500 persone risultano ancora irreperibili.
Nel frattempo, sono stati istituiti obitori temporanei presso la Fira Valencia per gestire l’identificazione delle vittime, un processo che prevede la raccolta di impronte digitali e campioni biologici per confronti con le denunce di scomparsa. Squadre di volontari e utenti online stanno cercando di sopperire alla mancanza di informazioni ufficiali, condividendo dettagli e aggiornamenti su piattaforme interattive come Google Maps, dove sono elencati nomi e caratteristiche dei dispersi.