CHIAMPO/GAMBELLARA – Domani Margraf inaugura la nuova area produttiva e l’Arcolitico
Margraf inaugura domani l’area produttiva del più grande polo logistico, in Italia, per l’esposizione e la distribuzione del marmo. Una vera e propria “città” dell’eccellenza del “made in Italy”: su un’area complessiva di 137mila metri quadri, a Gambellara, a pochi minuti dalla Fiera di Verona, sono esposte 50mila lastre di materiali diversi, dai marmi ai graniti, dagli onici alle pietre naturali, fino a una selezione di materiali tecnici (lastre in ceramica, quarzo). 3.600 metri di esposizione di marmo visitabile, data la sua ampiezza, tramite macchine da golf.
Un polo ubicato in una posizione strategica, lungo l’autostrada A4, tra Milano, Venezia e il Brennero, all’uscita del casello di Montebello e a un quarto d’ora da Verona Sud, uno snodo importante per soddisfare la sempre crescente richiesta di marmo di cui Margraf è un’interprete straordinaria, lavorando marmi e pietre naturali da oltre cent’anni, con passione immutata e con le tecnologie più avanzate.
Ad accogliere il visitatore una particolare scultura che fa da ingresso alla sede, che verrà anch’essa inaugurata domani. Si tratta dell’Arcolitico, un’opera dalle dimensioni monumentali del designer Raffaello Galiotto: un arco parabolico sperimentale, alto 12 metri, in Fior di Pesco Carnico – marmo di cui Margraf possiede l’unica cava esistente al mondo – progettato a computer con avveniristici software parametrici e lavorato esclusivamente a taglio con l’impiego di un telaio a filo, a controllo numerico. Con questa realizzazione, il designer supera il tradizionale concetto di modellazione della materia litica mediante asportazione dell’eccesso e realizza la forma, complessa, curva, scanalata e vuota, mediante separazione, dividendo le parti e riducendo lo scarto quasi allo zero. La simbologia dell’arco vuole comunicare apertura: una porta verso la prossima stagione della pietra. Questa opera-sfida, che Margraf ha realizzato per posizionarla nella sua nuova sede espositiva, è l’anello di congiunzione tra un passato glorioso – in cui l’Azienda ha saputo interpretare arditi progetti di importanti architetti con l’esperienza e l’ingegno delle proprie maestranze – e la contemporaneità tecnologica, rappresentata qui dalla realizzazione di Arcolitico.