25 Novembre 2024 - 12.16

Chiesto l’ergastolo per Filippo Turetta

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Dopo oltre due ore di requisitoria, il sostituto procuratore Andrea Petroni ha chiesto l’ergastolo per Filippo Turetta, accusato dell’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, avvenuto nel novembre 2023. Durante il suo intervento, il PM ha ricostruito meticolosamente i giorni precedenti al delitto, evidenziandone la pianificazione dettagliata. Un elemento cruciale è stata la lista trovata nel cestino del cellulare di Turetta, in cui erano annotati oggetti e azioni preparatorie, tra cui “coltelli, benzina, corde, badile”.

Petroni ha inoltre ripercorso la relazione tra i due, terminata definitivamente il 31 luglio 2023, descrivendo l’escalation di comportamenti ossessivi e persecutori da parte di Turetta. «Centinaia di messaggi, richieste ossessive, episodi di violenza fisica e minacce. Giulia aveva già paura di lui nel 2022», ha sottolineato il PM.

La vittima è stata uccisa con 75 coltellate e la causa della morte è attribuita a soffocamento provocato da gravi lesioni alla nuca. Il corpo, caricato sull’auto, è stato poi occultato in una zona isolata nei pressi del lago di Barcis. «La modalità di occultamento sfiora il reato di soppressione di cadavere», ha affermato Petroni.

La difesa di Turetta, reo confesso e presente in aula, contesta l’aggravante della premeditazione. Turetta, rimasto in silenzio per tutta l’udienza, è stato affiancato dai suoi legali. Assente il padre di Giulia, Gino Cecchettin, impegnato in iniziative legate alla giornata contro la violenza sulle donne; a rappresentare la famiglia in aula erano presenti lo zio e la nonna della vittima.

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