16 Gennaio 2020 - 14.55

Cimice asiatica, per combatterla il Veneto chiede la vespa samurai

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“Visto l’avvicinarsi della stagione ortofrutticola e il ripetersi della problematica collegata alla cimice asiatica, chiediamo che il Ministero dell’Ambiente approvi con massima urgenza il decreto che fissa le condizioni per il rilascio in natura di organismi alloctoni, tra cui la vespa samurai”.  L’assessore regionale all’agricoltura, Giuseppe Pan, ha preso carta e penna e, d’accordo anche con i colleghi all’agricoltura delle Regioni del Nord Italia, ha sollecitato il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, e il ministro per le  Politiche agricole, Teresa Bellanova, a dare il via all’introduzione dell’insetto antagonista alla cimice asiatica, che nel solo Veneto, ha causato danni alle colture agricole per 100 milioni di euro.


“Di fronte a danni così ingenti e alla distruzione di interi raccolti – sottolinea Pan – gli agricoltori si ritrovano a fare i conti la mancata proroga UE all’uso del clorpyrifos-methyl, al momento il più efficace principio attivo per la lotta alla cimice, nonchè all’assenza di autorizzazioni per introdurre antagonisti naturali al vorace insetto di origine asiatica”.

“Le aziende agricole della pianura padana, in particolare quelle ortofrutticole, hanno bisogno di risposte tempestive ed efficaci – rimarca l’assessore veneto – e non possono più attendere. Di fronte a danni quantificati nell’ordine di 100 mln di euro nel solo Veneto, il governo ha messo in campo appena 80 milioni per tutto il territorio nazionale, distribuiti nell’arco di un triennio. Una risposta che lascia molto amaro in bocca ai produttori agricoli e che li ha indotti a scendere in piazza il prossimo 30 gennaio a Ferrara. Da parte mia, sarò al loro fianco”.


Per quanto riguarda l’operato della Regione Veneto – specifica Pan – “abbiamo stanziato 4,5 mln di euro per aiutare le imprese colpite e abbiamo predisposto un piano regionale di controllo della cimice, messo a punto grazie anche all’Università di Padova, che prevede di allevare e moltiplicare la vespa samurai “Trissolcus japonicus”, conformemente ai protocolli che verranno definiti dalle autorità competenti”.


La Giunta regionale del Veneto, infatti, già nel 2016, e poi nel 2017, 2018 e 2019 – ricorda Pan – ha finanziato  progetti di ricerca per il  monitoraggio, lo studio della fenologia e della dinamica di popolazione e per sperimentare strategie di controllo di Halyomorpha halys in Veneto, incaricando dello svolgimento delle attivitàl’Università degli Studi di Padova – Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse Naturali (Dafne).

Grazie a tali attività di ricerca è stata individuata la presenza di antagonisti naturali alla cimice asiatica in Veneto, in particolare due specie  di parassitoidi di origine asiatica  Trissolcus mitsukurii e la ben nota “vespa samurai” Trissolcus japonicus. Quest’ultima specie è attualmente oggetto di valutazioni a livello nazionale per l’autorizzazione alla moltiplicazione e rilascio in ambiente mediante programmi di controllo biologico che permetteranno di espandere l’areale di distribuzione della vespa samurai con l’obiettivo di limitare la presenza del dannoso fitofago. 

“La Regione – commenta Pan – ha messo in campo tutti gli interventi possibili, nell’ambito delle proprie disponibilità e competenze. Vorremmo che anche le autorità nazionali facessero altrettanto”.

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