Cinque nuovi sentieri urbani a Vicenza
Tre anelli a sud della città e due anelli nord, per circa 30 chilometri complessivi da percorrere a piedi. Vicenza avrà presto cinque sentieri urbani, tracciati con le classiche tabelle bianche e rosse e riportati su una mappa cartacea e digitale, grazie a un progetto che il Comune firma assieme al Club Alpino Italiano, sezione di Vicenza.
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L’iniziativa è stata presentata stamane dal sindaco Giacomo Possamai e dagli assessori Leone Zilio (i cui uffici collaborano al progetto con quelli dell’assessore Cristiano Spiller), insieme al presidente del Cai, Maurizio Dalla Libera.
«Vicenza ha la fortuna di avere colline e campagne splendide appena fuori porta – ha detto il sindaco Giacomo Possamai – Come amministrazione volevamo valorizzare e far apprezzare ai nostri cittadini questa sua caratteristica, per promuovere la vita all’aria aperta, la valorizzazione del territorio e la sua frequentazione sostenibile. Per questo abbiamo interpellato il Cai, considerandolo l’associazione più titolata ad individuare, tracciare e far conoscere questi anelli, semplici da percorrere e al tempo stesso interessanti dal punto di vista naturalistico, storico e culturale. Grazie ai volontari del Cai che collaborano con i nostri uffici al progetto e in particolare ad Alberto Nicolin e Enrico Pollini che stanno coordinando con passione e competenza il gruppo di lavoro».
«In vista dei 150 anni di fondazione del sodalizio vicentino che festeggeremo nel 2025 con un ricco programma di iniziative – ha aggiunto il presidente del Cai Maurizio Dalla Libera – ci è sembrato un bel segno accogliere la richiesta del Comune, mettendo a disposizione i nostri volontari. La manutenzione di gran parte dei sentieri di montagna e di molti percorsi collinari del nostro Paese è svolta dai volontari delle sezioni del Cai. Sulla falsariga di quell’attività abbiamo individuato i cinque percorsi, in gran parte già frequentati dai camminatori vicentini. Nei prossimi mesi insieme al Comune andremo ad apporre la segnaletica sul territorio e a descriverli su una carta topografica che attualmente Vicenza non possiede. Inoltre una volta all’anno, a partire da domenica 2 marzo 2025, i nostri accompagnatori si impegneranno a percorrerli insieme ai cittadini».
«Il nostro obiettivo futuro – ha concluso l’assessore Leone Zilio – è ampliare questa rete, stringendo accordi con i privati laddove i percorsi insistono su terreni non comunali e inserendola in un progetto ben più complesso che è quello dei sentieri dei Colli Berici. Inoltre l’iniziativa potrà essere un ottimo biglietto da visita in occasione del 2026, Anno Giubilare Mariano e della Rinascita, quando tantissimi pellegrini raggiungeranno la Basilica di Monte Berico a piedi, lungo la rete dei cammini».
I cinque percorsi, in buona parte già riconoscibili nel territorio, si collocano tre a sud e due a nord di Vicenza.
Per la loro individuazione, in analogia con la modalità propria del catasto nazionale dei sentieri, il gruppo di lavoro della Sezione di Vicenza del Club Alpino Italiano ha proposto una numerazione compresa tra i numeri 91 e 99, anche in vista di possibili sviluppi, ampliamenti ed eventuali integrazioni con la rete sentieristica dei Colli Berici.
I sentieri saranno identificati con segnaletica e posa di tabelle rosse e bianche, secondo gli standard dei sentieri di montagna, contenenti la sigla e il nominativo dell’itinerario.
Inoltre sarà realizzata una mappa cartacea e online, con la descrizione dei percorsi e alcune foto del territorio.
A sud si tratta dell’anello urbano che, partendo da Piazza dei Signori, esce dalla città lungo viale Eretenio per salire a Monte Berico e di qui al Museo del Risorgimento, scende quindi in Valletta del Silenzio, costeggia Villa La Rotonda e rientra verso la città lungo stradella dei Nani, contra’ San Bastiano e le Scalette, percorrendo il quartiere di Santa Caterina per tornare al punto di partenza (Sentiero n. 91 – Trekking urbano); dell’anello che, partendo dal piazzale della Vittoria a Monte Berico, scende attraverso il parco dell’ex colonia Bedin Aldighieri, raggiunge l’abitato di Gogna, risale lungo via Mantovani e ritorna per viale X Giugno al piazzale della Vittoria, passando davanti al Museo del Risorgimento e della Resistenza (Sentiero n. 92 – Monte Berico); dell’anello periurbano che dal Parco Retrone, nel quartiere dei Ferrovieri, seguendo il percorso arginale del fiume, arriva al Bosco del Quarelo e, proseguendo lungo il camminamento a lato della tangenziale fino ai piedi dei Colli Berici, arriva al canile comunale di via Mantovani, si collega al percorso ciclopedonale di strada di Gogna fino alla passerella sul fiume in prossimità delle scuole dei Ferrovieri, tornando al Parco Retrone (Sentiero n. 93 – Parco Retrone).
A nord si tratta dell’anello urbano che dal quartiere di Laghetto raggiunge via Sant’Antonino, costeggia il Parco della Pace, incrocia via della Cresolella, prosegue lungo l’argine del Bacchiglione e quindi da strada Chiesa di Polegge si immette nella pista ciclopedonale per ritornare al punto di partenza (Sentiero n. 97 – Nord Laghetto – VIOLA); dell’anello che, partendo dalla chiesa di San Giuseppe a Maddalene percorre via Cereda, la ciclabile fino alle risorgive della Seriola, raggiunge il chiostro di Maddalene vecchie e si dirige verso strada Dal Martello che sale sul Monte Crocetta, da qui raggiunge attraverso una carrareccia la Busa de Marteo e, lungo un sentiero, la strada asfaltata e successivamente la ciclabile che riporta al punto di partenza. (Sentiero n. 99 – Monte Crocetta). Da questo anello potrà in futuro svilupparsi una variante a nord.