Confartigianato Vicenza sul caro bollette: “Servono azioni più incisive”
Gli interventi Governativi sul caro
bollette non fa diminuire la preoccupazione delle piccole imprese per gli aumenti
dei costi di gas e energia elettrica, una situazione che da settembre è
letteralmente fuori controllo.
“Gli interventi non hanno che inciso marginalmente sulla bolletta, perché gli
oneri di sistema, annullati nel primo trimestre e ora anche nel secondo,
tendenzialmente corrispondono a una media del 10% dell’intero costo. La
preoccupazione per i costi energetici rimane quindi alta: è evidente a tutti
che ormai si sono toccato livelli insopportabili per il mondo delle piccole
imprese – spiega Gianluca Cavion presidente di Confartigianato Vicenza-.
L’intervento del Governo appare più come un gesto ‘simbolico’ che un reale
intervento per contrastare il caro energia”.
Lo dimostrano anche alcune simulazioni
fatte del CAEM, consorzio Confartigianato di riferimento per le forniture di
gas ed energia elettrica, per capire l’effettivo peso dell’intervento
governativo sulle imprese.
Così per un’azienda produttrice di salumi che consuma annualmente 332.604 kWh
con un prezzo di borsa elettrica di 260 €/MWh, il costo annuale della bolletta
passa da 45.101€ a 100.425 € nel calcolo si è tenuto conto dell’annullamento
degli oneri di sistema incidenti per il 9,20%, questo significa che l’aumento
del 2022 sul 2021 sarà del 122,7%. Se si passa invece a un panificio con
149.731 kWh annui i costi in bolletta del 2022 sul 2021 passano da 20.985 € a
46.602 € tenendo in considerazione l’annullamento degli oneri di sistema che
incidono per il solo 9,40%. Un’azienda meccanica con 1,2 milioni di kWh annui,
con l’intervento del Governo che abbatte i costi dell’8,4%, passa da un costo
di 188.828 € ad un costo di 399.479 € con un aumento in bolletta del 118,5%.
“Si potrebbe andare avanti – continua
Cavion- ma la sostanza non cambia. L’aiuto decretato dal governo, con gli
attuali valori in gioco, è assolutamente ininfluente e quindi inefficace
rispetto agli aumenti e alle aspettative delle nostre aziende. Insistiamo perciò
nel dire che si deve trovare una soluzione per limitare il peso degli aumenti
dei costi della materia prima.”
Accanto all’annuncio del Governo dell’abbattimento degli oneri di sistema anche
per il secondo trimestre dell’anno, indipendentemente dalla potenza disponibile
(sopra e sotto i 16,5 kW), sembra sia stata deliberata anche la riduzione degli
oneri di sistema per il gas. Viene poi rafforzato il bonus sociale per le
forniture di gas e di energia domestiche ed esteso fino a giugno il credito
d’imposta per gli energivori (pare alle stesse condizioni di quelle del primo
trimestre 2022). Peraltro sembra che un’analoga misura venga introdotta per i
gasifori.
“E’ chiaro che qualsiasi intervento a
sostegno delle imprese è apprezzato – aggiunge Cavion- ma non possiamo
nascondere il fatto che siamo di fronte ad aiuti importanti in termini assoluti
ma che alle singole aziende appaiono più come un pannicello caldo. A fronte di
aumenti del 200% delle bollette un 10% di riduzione sembra veramente poca cosa.
Altro aspetto è la continua differenziazione di benefici fra chi è energivoro o
gasiforo e chi non lo è. Come sistema Paese dovremmo difendere e aiutare tutti allo
stesso modo: non esistono, e non possono esistere, figli di serie A e serie B.
Non siamo contrari al fatto che per le grandi aziende ci sia la possibilità, in
determinate condizioni, di accedere al credito d’imposta, ma tale opportunità dovrebbe
essere data anche alle aziende di piccole dimensioni. Il costo dell’energia e
del gas in termini percentuali rispetto al fatturato aziendale può essere molto
pesante anche per una impresa artigiana o comunque di piccole dimensioni”.
Confartigianato Vicenza quindi non festeggia per quanto deliberato dal Governo
per il secondo trimestre: “A questo punto ci si deve augurare solo un calo del
prezzo della materia energia e gas importante, ipotesi inevitabilmente legata
alla situazione geopolitica internazionale che vive un periodo di grandi
preoccupazioni”.
Per abbattere i costi energetici ci sono però altre strade, anche se non così
immediate. “Parliamo della sostenibilità che vedrà senza ombra di dubbio
coinvolte le piccole imprese – evidenzia Cavion-. Condividiamo la necessità di
puntare verso forme di energia pulita e di spingere sull’acceleratore della
sostenibilità, ma per farlo dobbiamo prima di tutto aiutare le imprese a
rimanere sul mercato. Affrontiamo le cose con le giuste tempistiche”.