Corea del Sud a fuoco: 26 morti e migliaia di edifici distrutti

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Gli incendi boschivi che stanno devastando la Corea del Sud sono diventati i più grandi mai registrati nel Paese, con oltre 36.000 ettari di terra bruciata e il bilancio delle vittime che ha raggiunto le 26 persone. Le fiamme, che si sono propagate rapidamente a causa di forti venti e condizioni di estrema siccità, hanno causato ingenti danni nella provincia del Gyeongsang Settentrionale, distruggendo centinaia di edifici e minacciando anche siti patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
Il capo della divisione disastri e sicurezza, Lee Han-kyung, ha sottolineato che la crisi mette a nudo la “dura realtà” del riscaldamento globale, facendo eco alle preoccupazioni degli esperti che il cambiamento climatico stia contribuendo direttamente e indirettamente alla frequenza e intensità degli incendi. L’anno scorso è stato il più caldo mai registrato in Corea del Sud, con temperature medie che hanno superato di due gradi la media storica.
Oltre 9.000 persone sono state mobilitate per contrastare le fiamme, supportate da circa 120 elicotteri. L’esercito ha anche fornito carburante per aerei antincendio, mentre il presidente in carica, Han Duck-soo, ha descritto la situazione come “critica” a livello nazionale, con preoccupazioni particolari per le vittime anziane.
L’incendio che ha avuto origine a Uiseong è diventato il più grande della storia, superando i 23.913 ettari bruciati in un altro grande incendio nel 2020. Tra le vittime figurano un pilota il cui elicottero si è schiantato durante le operazioni di spegnimento e quattro vigili del fuoco rimasti intrappolati dalle fiamme. Le autorità hanno anche riferito che molti degli incendi sono stati causati dall’uomo, con sospetti legati alla pulizia delle tombe di famiglia e ai lavori di saldatura.
Nel corso dell’emergenza, due siti patrimonio dell’umanità, il villaggio di Hahoe e l’accademia confuciana di Byeongsan, sono stati minacciati dalle fiamme, ma le autorità hanno utilizzato ritardanti di fiamma per proteggerli.
Gli esperti avvertono che il cambiamento climatico continuerà a influire sulla frequenza e gravità degli incendi boschivi, creando condizioni sempre più favorevoli per la diffusione delle fiamme in tutto il mondo. Nonostante le previsioni di piogge nelle prossime ore, le autorità non si aspettano che siano sufficienti a fermare l’avanzata delle fiamme.