27 Gennaio 2025 - 16.30

Cornedo – Demolizioni e sgomberi sulla Destra Agno: il TAR dà ragione al Comune

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Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per il Veneto ha respinto il ricorso presentato da tre cittadini, confermando la legittimità dell’ordinanza del Comune di Cornedo che disponeva la demolizione di opere abusive e il ripristino dello stato originario dei luoghi.

Il caso riguardava interventi non autorizzati su terreni agricoli classificati come ZTO F/3 ed E/2, soggetti a vincolo paesaggistico. Le opere abusive includevano strutture prefabbricate, recinzioni, pavimentazioni in ghiaia e una vasca interrata, realizzate senza i necessari permessi edilizi e in contrasto con la normativa urbanistico-paesaggistica.A seguito delle verifiche, il Comune ha emesso l’ordinanza n. 142 del 18 novembre 2022, ordinando la demolizione delle opere e il ripristino dello stato originario dei luoghi entro 90 giorni. I ricorrenti hanno impugnato il provvedimento, presentando un ricorso al Presidente della Repubblica, poi trasmigrato al TAR Veneto.

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La sentenza
Con sentenza n. 88/2025, depositata il 20 gennaio, il TAR per il Veneto ha respinto il ricorso, confermando la legittimità dell’azione del Comune. Inoltre, il Tribunale ha condannato i ricorrenti al pagamento delle spese legali, quantificate in € 2.000,00.
Il giudice ha evidenziato che le opere, considerate nel loro complesso, costituivano una trasformazione urbanistica dell’area, richiedendo il permesso di costruire, e che i ricorrenti erano pienamente consapevoli delle irregolarità commesse.Soddisfazione è espressa dal sindaco, Francesco Lanaro: “Esprimo soddisfazione per l’esito giudiziario che conferma la correttezza del lavoro svolto dall’Ufficio Tecnico e dalla Polizia Locale. Si tratta di un’opera abusiva situata in una delle zone più caratteristiche e suggestive del nostro territorio. L’osservanza delle norme urbanistiche è un dovere imprescindibile per chiunque desideri insediarsi stabilmente nel nostro Comune. Non ammettiamo scorciatoie.”
La vicenda, però, non è ancora conclusa: i cittadini interessati hanno l’obbligo di procedere con gli abbattimenti. In caso contrario l’area passerà di diritto al patrimonio comunale. Il Comune provvederà poi allo sgombero e alla demolizione delle opere abusive, riportando l’area al suo stato originario.

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