6 Dicembre 2024 - 17.58

Cosa inquina di più in Veneto? La risposta dalla statistica della Regione

ISCRIVITI AL CANALE WHATSAPP DI TVIWEB PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

CLICCA QUI

In concomitanza con la 29° Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP29) che si è tenuta a Baku, in Azerbaijan, dall’11 al 22 novembre, la Regione Veneto ha realizzato un numero di Statistica Flash relativo ai cambiamenti climatici e alla situazione delle emissioni di gas serra partendo dalla scala globale per arrivare fino a quella regionale.

In chiave veneta, emerge che nel 2021 i due macrosettori più inquinanti sono il “trasporto su strada” e la “combustione non industriale” che, insieme coprono quasi la metà delle emissioni in Veneto (27,3% e 21,3% rispettivamente). Le emissioni del “trasporto su strada” sono prodotte per quasi il 60% dalle automobili e per il 35,6% dai veicoli commerciali (pesanti e autobus da una parte e leggeri dall’altra, rispettivamente con il 18,8 e il 16,8%). Quelle della “combustione non industriale” provengono per oltre il 71% dagli impianti di riscaldamento domestico e per il 28% da quelli commerciali ed istituzionali. Il terzo macrosettore più inquinante è quello della “combustione nell’industria”, con quasi il 18% del totale di CO2 equivalente. “L’agricoltura”, pur non emettendo CO2 diretta, bensì solo CO2 equivalente derivante dal metano e dagli ossidi di azoto, è responsabile del 10% delle emissioni complessive.

“Come giunta – ricorda l’Assessore all’Ambiente Gianpaolo Bottacin – abbiamo approvato la Strategia di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, visto l’incremento registrato da Arpav della temperatura media in Veneto di 1,5 gradi centigradi negli ultimi 30 anni. Si tratta di uno strumento che ha lo scopo di coordinare tutti i piani regionali in modo da focalizzare l’attenzione sui cambiamenti climatici. Dal Piano Energetico, alla Pianificazione Urbanistica, al Piano di Mitigazione del Rischio Idrogeologico a quello dei Trasporti e così via. Tutti i piani coordinati in modo tale da affrontare la sfida dei cambiamenti climatici che comportano come effetto collaterale l’incremento della frequenza dei fenomeni meteo estremi. Si passa da periodi di grande siccità a periodi di grande piovosità. Due facce della stessa medaglia che vedono la regione in campo già da anni. Basti pensare ad esempio a Piano di Mitigazione del Rischio Idrogeologico nato ormai 13 anni fa o al Piano di Tutela e Risanamento dell’atmosfera di cui la Regione Veneto si era dotata già vent’anni fa. I fenomeni meteo estremi registrati negli ultimi anni sono stati più rilevanti in termini di precipitazioni rispetto a quanto accaduto nel 2010 quando mezzo Veneto si allagò, ma non hanno dato gli stessi effetti al suolo proprio perché la Regione, con visione lungimirante, sta lavorando da anni su questo fronte”.

Su scala mondiale, nel sesto rapporto di valutazione sul cambiamento climatico (AR6 del 2023) si rileva come la temperatura media sulla terra sia aumentata dal periodo preindustriale (1850-1900) all’ultimo ventennio (2011-2020) di 1,1 °C. Parallelamente, le emissioni di gas serra cumulate a partire dal periodo 1850-1900 fino ai giorni nostri vedono una forte accelerazione proprio negli ultimi trent’anni: dal 1850 al 2019 si stimano emissioni di gas serra su scala globale pari a 2.400 miliardi di tonnellate, delle quali il 58% sono emesse fino al 1989, mentre tutto il rimanente 42% si concentra dal 1990 al 2019. Analizzando l’apporto storico cumulato in termini di emissioni di CO2 da parte delle diverse aree geografiche del mondo, si osserva come, dal 1850 ad oggi, siano gli Stati Uniti d’America ad aver emesso la quota maggiore di anidride carbonica con il 23% del totale, seguiti dall’Europa con il 16% e dall’Asia Orientale (che include la Cina) con il 12%. Tuttavia l’evoluzione negli ultimi 30 anni (1990-2019) ha portato ad una situazione diversa da quella appena descritta, infatti l’Asia orientale e quella del sud, trainate rispettivamente dalle economie di Cina e India, in forte espansione economica, hanno incrementato moltissimo il proprio apporto emissivo. In particolare l’Asia orientale è balzata in testa su scala mondiale, coprendo nel 2019 quasi il 28% delle emissioni complessive, mentre l’Asia del sud ha superato l’8%. Per contro gli Stati Uniti, che storicamente hanno emesso il 23% della CO2, nel 2019 sono scesi al 12% nelle emissioni di gas serra complessivi (comunque al secondo posto), mentre l’Europa è passata rispettivamente dal 16% storico all’8,3%. In Italia le emissioni di gas serra mostrano un andamento incoraggiante: dopo una crescita dal 1990 al 2004/2005, si assiste ad una progressiva contrazione che porta, nel 2021, ad una diminuzione del 25% rispetto al 1990. Scendendo infine alla scala regionale, in Veneto le emissioni di gas serra (CO2 equivalente), si riducono progressivamente dal 2007 al 2021, ultimo anno disponibile.

VIACQUA
MOSTRA BASSANO
Whatsapp Tviweb
VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
UNICHIMICA

Potrebbe interessarti anche:

VIACQUA
MOSTRA BASSANO
VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
CAPITALE CULTURA
UNICHIMICA