Cosa si nasconde nelle acque reflue delle città occidentali: dalla cocaina all’MDMA, droghe in aumento

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Le acque reflue sono una fonte inesauribile di informazioni sui farmaci e il loro consumo. Secondo uno studio pubblicato mercoledì, quasi nessuna città europea è immune dall’uso di droghe illecite. Rispetto al 2023, il consumo di ecstasy, cocaina e anfetamine è in crescita.

L’analisi è stata condotta dall’Agenzia dell’Unione europea per le droghe e le tossicodipendenze (EUDA, ex EMCDDA) in collaborazione con la rete di ricercatori Score. I campioni di acque reflue sono stati prelevati nella primavera scorsa in 128 città di 26 paesi (24 dell’UE, oltre a Turchia e Norvegia), analizzando le tracce di sostanze stupefacenti nei bacini idrografici degli impianti di trattamento. Il monitoraggio ha coinvolto circa 68,8 milioni di persone e ha rilevato la presenza di anfetamina, cocaina, metanfetamina, ecstasy (MDMA), ketamina e cannabis.

Consumi più elevati nell’Europa occidentale

Per la cocaina, i dati degli ultimi due anni mostrano un incremento nella maggior parte delle città analizzate. L’uso è più elevato nelle città dell’Europa occidentale e meridionale, con Belgio, Paesi Bassi e Spagna in testa.

Anche il consumo di MDMA è aumentato tra il 2023 e il 2024, con concentrazioni maggiori nelle acque reflue di città in Belgio, Repubblica Ceca, Paesi Bassi e Portogallo. La ketamina, invece, è stata rilevata più frequentemente in Belgio, Paesi Bassi, Ungheria e Norvegia.

Differenze geografiche e abitudini di consumo

Lo studio evidenzia differenze significative tra le città dello stesso paese, probabilmente legate a fattori demografici e sociali, come la presenza di università e locali notturni.

L’analisi delle acque reflue rivela anche andamenti settimanali: in oltre tre quarti delle città, le tracce di cocaina, ketamina e MDMA sono più elevate nel weekend (da venerdì a lunedì), mentre l’uso di anfetamine, cannabis e metanfetamine è più uniforme durante la settimana.