COSTABISSARA- Massaggi con “lavoretto”: chiuso centro benessere cinese

Erano massaggi si ma di un certo tipo..
Giovedì 27 aprile si è conclusa un’importante indagine condotta dai Carabinieri della Tenenza di Dueville, coordinata dal Sostituto Procuratore dott.ssa Brunino, che ha avuto come obiettivo il contrasto dello sfruttamento del lavoro “in nero” e quello della prostituzione.
L’attività si è svolta a Motta di Costabissara, in un centro massaggi denominato “Fiori d’Oriente”, e ha coinvolto, per circa un mese, i Carabinieri della Tenenza di Dueville, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Ispettorato del lavoro di Vicenza e quelli del N.A.S. di Padova, e ha portato al sequestro dell’esercizio, all’arresto della “responsabile”, una cittadina cinese classe ’86, domiciliata in Vicenza, al rinvenimento e conseguente sequestro di 13.000 euro in contanti, quale provento dell’attività di prostituzione che avveniva all’interno, all’elevazione di sanzioni amministrative per complessivi euro 9.000 circa.
All’interno del Centro Massaggi, che è stato accertato avere un giro di clienti intorno alle 400 persone che garantivano circa 20.000 euro di guadagno mensile, esercitavano la prostituzione almeno 2 cittadine cinesi, presenti al momento dell’accesso dei militari, in condizioni sanitarie decisamente precarie.
L’arresto della “responsabile” del Centro Massaggi, che in questo caso NON si identifica nel “titolare” dell’attività, è stato reso possibile dall’applicazione dell’art. 603 bis C.P. , come novellato dalla normativa di contrasto al c.d. “caporalato”: nel caso di specie siamo di fronte alla prima applicazione di questo articolo in riferimento all’attività dei centri massaggi.