Covid, in Veneto arriva il vaccino bivalente, 273 erogazioni e 1.750 prenotazioni
“La situazione del Covid in Veneto è al momento assolutamente tranquilla. Oggi abbiamo 508 ricoveri in area medica contro i 3.400 dei momenti di picco e 22 ricoverati in terapia intensiva, contro i 550 di mesi fa. Omicron è però ancora fra noi ed è necessario porre ancora attenzione”.
Lo ha detto il Presidente della Regione, oggi in punto stampa, affrontando, affiancato dall’Assessore alla Sanità, la situazione della pandemia, all’indomani dell’avvio delle operazioni di prenotazione ed erogazione dei nuovi vaccini bivalenti (Original/Omicron BA.1) sancita dal Ministero della Salute.
“Secondo le prime indicazioni trasmesse dal Ministero – ha detto l’Assessore – la somministrazione della nuova formulazione bivalente sarà effettuata a coloro che devono ancora effettuare il primo o il secondo booster (terza o quarta dose)”.
La somministrazione del secondo booster – precisano i tecnici della Direzione regionale Prevenzione – deve essere effettuata dopo un intervallo minimo di 120 giorni dalla prima dose di richiamo o dall’ultima infezione successiva al richiamo, ed è raccomandata prioritariamente a persone con più di 60 anni; agli ospiti di case di riposo e Rsa; a persone con più di 12 anni con fragilità motivata da patologie concomitanti o preesistenti; agli operatori sanitari e a quelli delle strutture per anziani; alle donne in gravidanza.
A partire da ieri (12 settembre) è possibile prenotare la somministrazione del vaccino attraverso la piattaforma regionale unica (https://vaccinicovid.regione.veneto.it) con le stesse modalità utilizzate per la somministrazione delle dosi precedenti o rivolgendosi ai Medici di famiglia aderenti alla campagna.
Ad oggi sono state somministrate 273 dosi, ma le prenotazioni sono partite solo ieri ed hanno già raggiunto il numero di 1.750.
Riguardo al vaccino antinfluenzale, l’Assessore ha informato che è stato raggiunto l’accordo con le farmacie venete, che riceveranno 100 mila dosi delle 900 mila prenotate dalla Regione. Per la prima volta, oltre che dal medico di medicina generale e nei centri vaccinali, l’antinfluenzale sarà fattibile anche direttamente in farmacia.