Covid, in Veneto esplode il caso dei medici “autovaccinati”
È esploso un nuovo caso riguardante la campagna vaccinazioni anti-Covid: è quello dei medici che, in Veneto, hanno dichiarato di essersi “autovaccinati“. A parlare di questa particolare vicenda è il ‘Corriere della Sera’ di oggi
L’ipotesi è che si tratti in particolar modo di medici di medicina generale che, potenzialmente, hanno accesso alle dosi fornite loro per le vaccinazioni ai loro assistiti.
Il sospetto è che quanto dichiarato sia in realtà una scusa, anche se non facilmente verificabile.
Inoltre, nel caso in cui venisse dimostrato che un medico si è auto vaccinato, si potrebbe dedurre, per esempio, che abbia “sottratto” una dose ai suoi assistiti.
Il dg della sanità veneta, Luciano Flor, ha confermato indirettamente la vicenda, limitandosi a commentare così: “Casi come questi ora li verificheremo uno per uno, a partire dal caricamento dei dati sulla presunta autovaccinazione. Li verificheremo anche con gli Ordini professionali. E, se servirà, anche con le procure competenti”.
Dal consiglio regionale, il capogruppo del Pd Giacomo Possamai si è espresso a difesa dell’obbligo vaccinale per i medici: “Sospendere il personale sanitario che non si vuole vaccinare crediamo doveroso a tutela della salute pubblica”. In totale, solo per quanto riguarda i medici, si parla di 583 dirigenti medici su 10.400 non ancora vaccinati (vaccinato il 92,5%). 207 tra pediatri di libera scelta, medici di medicina generale e specialisti su oltre 3mila (vaccinato il 93,3%)