CREAZZO – A Chef Talent anche due giovani vicentini
Chi l’anno scorso si è aggiudicato le borse di studio di Chef Talent, oggi sta sostenendo il suo tirocinio formativo nei tristellati Le Calandredi Rubano (PD), con lo chef Massimiliano Alajmo e l’Osteria Francescana di Modena con lo chef Massimo Bottura. La chance, dunque, è di quelle importanti perché permette di accedere, gratuitamente, al Master della Cucina Italiana, il corso di alta formazione per futuri cuochi che si tiene a Creazzo, al Centro Formazione Esac-Confcommercio, e che ha nel suo corpo docente 25 chef per 33 stelle Michelin.
Per nove neodiplomati segnalati tra i migliori studenti degli istituti alberghieri veneti, venerdì 26 ottobre si apre, dunque, una finestra sulla grande cucina. Sfidandosi in una prova pratica di preparazione di tre piatti, che verrà valutata da una giuria di esperti, potranno aggiudicarsi le due borse di studio messe a disposizione da Banca Mediolanum e dall’azienda Rader Spa di Altavilla Vicentina.
A contendersi la possibilità di partecipare gratuitamente il Master della Cucina Italiana, che inizierà il 14 gennaio 2019, saranno anche due neodiplomati degli istituti alberghieri vicentini: Vincenzo Lo Buglio di Caldogno proveniente dall’Almerico da Schio di Vicenza e Sebastiano Tronco di Creazzo, dall’Artusi di Recoaro Terme. Allo Chef Talent si sfideranno con altri 7 giovani provenienti dagli istituti alberghieri delle province di Belluno, Treviso, Venezia e Verona.
Segnalati dai loro rispettivi istituti, ora per loro si potrebbe aprire la porta di uno dei corsi di alta formazione per cuochi più ambiti in tutto il panorama nazionale, che ha tra i propri docenti grandi nomi della cucina, della pasticceria e dell’enogastronomia, come, solo per citarne alcuni, gli chef Massimiliano Alajmo, Norbert Niederkofler, Fulvio Pierangelini, Giancarlo Perbellini, Ciccio Sultano, Pino Cuttaia, Nicola Portinari, Alessandro Dal Degan, Giuliano Baldessari, i pasticceri Gianluca Fusto, Corrado Assenza, Emmanuele Forcone e Loretta Fanella e tra le materie teoriche il manager Raffaele Alajmo, lo storico dell’alimentazione Massimo Montanari, il maitre e sommelier Alessandro Tomberli.
Non a caso, dunque, le richieste per frequentare il Master della Cucina Italiana sono molte e in questi giorni si è nel pieno delle iscrizioniper far parte della “brigata” di allievi che potranno frequentare l’edizione 2019 (info mastercucinaitaliana.it). Due posti, però, saranno già riservati a loro: ai due giovani che avranno saputo distinguersi nel corso di Chef Talent e che saranno già certi di far parte di una ristretta “brigata di allievi” di appena 20 selezionati aspiranti cuochi.