Cresce il numero di chi circola senza assicurazione auto. Attenzione, non è da “furbi”
Qualche giorno fa mi sono imbattuto nella notizia che il Comandante della polizia urbana di Treviso ha disposto un controllo a tappeto su tutte le auto in ingresso ed in uscita dalla città attraverso i “Targasystem”, che ormai sono incorporati anche negli autovelox, e sono in grado di fornire in tempo reale l’informazione se un veicolo è o meno assicurato per la Rca.
La rilevazione si è svolta nella settimana dal 21 al 28 novembre, e dire che ne è uscito un risultato a tinte fosche è quasi un eufemismo.
I numeri sono scioccanti; perché su 215mila veicoli monitorati ne sono stati trovati 6.711 privi di assicurazione, e 7.074 senza revisione.
Questo dato in realtà non stupisce, perché è da anni che il fenomeno delle auto non assicurate che circolano liberamente è in continua crescita, e le più recenti stime dell’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), aggiornate a fine 2022, parlano di quasi 3 milioni i mezzi privi di RC Auto, pari a circa il 6% del totale circolante.
Lo so bene che molti di voi hanno sempre pensato che si trattasse di un fenomeno diffuso prevalentemente nelle Regioni del Sud (ed in effetti è in parte ancora così, con la Campania e Napoli punte di diamante), ma i dati che vi ho sopra riportato sono riferiti a Treviso, una città del ricco Nord est, la città di “Signori e Signore”, e questo è un segnale che dimostra che questa pratica è ormai comune in ogni parte del Paese.
Facendo una prima considerazione, è evidente che, se ci fosse la volontà politica, non sarebbe difficile porre rimedio a tutto ciò, proprio grazie alle moderne tecnologie dei “targasystem”.
A ben pensarci sarebbe in fondo più intelligente utilizzare i moderni autovelox magari per fare “meno cassa” per i Comuni, orientandoli invece verso la ricerca dei veicoli non in regola con la Rca, e quindi in funzione di una maggiore prevenzione, e quindi maggiore sicurezza.
Se non lo si fa, ribadisco pur potendolo fare, è perché il numero dei trasgressori è ormai tale che i pubblici poteri evidentemente temono eventuali rivolte.
Qui stiamo parlando infatti di qualche milione di persone che guidano auto senza copertura assicurativa, che giustificano questa violazione di legge con “Non ho i soldi per pagare l’assicurazione”; per cui a Roma preferiscono non calcare la mano e girarsi dall’altra parte.
Vi siete mai chiesti perché in Italia paghiamo i premi assicurativi fra i più alti d’Europa?
Anche per l’alta violazione dell’obbligo della Rca, che finisce per scaricare i costi di chi non paga sulle spalle di chi invece paga, come vedremo più avanti.
In fondo è lo stesso meccanismo dell’elusione e dell’evasione fiscale, per il quale anche chi evade fruisce di servizi pagati dai contribuenti fedeli.
Poiché il numero di persone che decidono di non assicurare il loro veicolo e di circolare lo stesso è in costante aumento, credo valga la pena di ricordare quali sono i rischi che si corrono.
Partendo dal fatto che, trattandosi della violazione di un obbligo di legge, ci sono diverse sanzioni previste dal Codice della strada:
-una multa che può variare da un minimo di 866 ad un massimo di 3.464 euro, importo che raddoppia se si è “pizzicati” per la seconda volta in un periodo di due anni (con la decurtazione di 5 punti dalla patente del conducente);
-il sequestro dell’auto per almeno 6 mesi fino alla stipula dell’assicurazione;
-la confisca dell’auto nel caso di mancato pagamento della multa e degli oneri di trasporto e custodia del messo sequestrato.
Va segnalato che l’assicurazione è obbligatoria anche se si tiene l’auto sempre parcheggiata su una strada pubblica, o è senza guidatore.
Ma al rischio di queste sanzioni si aggiunge quello di provocare un incidente, con la conseguenza che chi lo causa, ed è senza assicurazione, non può contare su una Compagnia assicurativa per far fronte ai danni provocati; ma che allo stesso tempo anche la vittima dell’incidente non sarebbe tutelata, anche se del tutto priva di colpe.
In realtà le cose non stanno proprio così, nel senso che il legislatore ha stabilito che se il veicolo responsabile del sinistro risulti privo di assicurazione RC Auto, il danneggiato sarà comunque tutelato, e avrà diritto al risarcimento dei danni.
E’ stato cioè istituito il Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada (FGVS), gestito dalla Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici Spa), che provvede al risarcimento dei danni conseguenti ad incidenti stradali causati, nella maggior parte dei casi, da veicoli non identificati, non assicurati, posti in circolazione contro la volontà del proprietario, o assicurati con imprese poste in liquidazione coatta. L’istruttoria e la liquidazione dei danni sono effettuate da una delle Imprese Assicurative designate dall’IVASS (Istituto per le Vigilanza sulle Assicurazioni).
Ma alla fine chi tira fuori i soldi per pagare i danni provocati dagli irresponsabili che circolano senza Assicurazione?
In concreto da una Compagnia di Assicurazione indicata dall’Ivass, che pescherà appunto dal citato FGVS, che viene alimentato dai contributi sui premi RC auto raccolti dalle Compagnie.
Al di là della macchinosità della procedura, alla fin fine i soldi per il FGVS provengono da una quota parte del premio che ciascuno di noi paga annualmente all’Assicurazione per la polizza Rca.
In altre parole a pagare è sempre Pantalone (in questo caso chi l’assicurazione la paga), ed in parte questo spiega, come accennato, perché in Italia le polizze sono più care che negli altri Paesi (a parte poi la diffusione delle truffe che incidono anch’esse notevolmente sul costo dei premi).
Non vorrei che chi sceglie di circolare senza copertura Rca ritenesse di essere un “furbo”, si sentisse tranquillo, nel senso che pensasse: “io intanto non mi assicuro, e se per caso provoco un incidente, i danni li pagherà il Fondo di Garanzia Vittime della Strada”.
Non è proprio così.
Nel senso che sì, i danni che avrete provocato (ovviamente se siete responsabili del sinistro) saranno liquidati al danneggiato con i soldi del FGVS, ma il Fondo, o meglio la Compagnia che ha pagato, avrà un diritto di rivalsa (non sto qua a tediarvi sulla differenza fra surrogazione e rivalsa) nei vostri confronti.
Tanto per essere più chiari la Compagnia farà valere nei vostri confronti lo stesso diritto al risarcimento che aveva la vittima dell’incidente da voi provocato, e di conseguenza vi farà causa per chiedevi di pagare le somme che è stata costretta a sborsare in quanto designata dall’Ivass.
Capite bene che girare senza copertura assicurativa è una “furbata” che può costare cara perché, a parte le multe e le sanzioni sopra viste, potreste essere comunque costretti a pagare, su ordine di un Giudice, i danni che avrete provocato, e la cosa potrebbe veramente rovinarvi la vita.
Resta inevasa la domanda sul perché, pur essendo sempre più diffuse sul territorio le apparecchiature elettroniche in grado di rilevare in tempo reale chi circola senza assicurazione auto, il numero dei trasgressori sia in continuo aumento senza che lo Stato si muova con determinazione per ridurre tale violazione di legge.
L’unica risposta che viene in mente è che anche coloro che circolano senza assicurazione votano, e i nostri Demostene non hanno certo interesse a metterseli contro.
Tanto a pagare, in termini di aumento dei premi delle polizze, non sono mica Lor Signori; ma sempre e comunque Pantalone!
Umberto Baldo