27 Agosto 2024 - 12.47

Cresce la paura per il vaiolo delle scimmie (Mpox). Cos’è e come si trasmette

Nel 1958, in Danimarca, fu la prima volta che si parlò di vaiolo delle scimmie. Gli scienziati osservano vescicole sulla pelle delle scimmie simili a quelle del vaiolo umano, da cui il nome vaiolo delle scimmie. Inoltre, notano che entrambi i virus appartengono alla stessa famiglia. Anni dopo, fu registrato il primo caso umano di vaiolo delle scimmie, trasmesso non dal contatto con le scimmie, ma dal morso di un roditore.

Nel 2022, l’OMS decise di rinominare la malattia in Mpox, per evitare lo stigma e il razzismo associati al termine vaiolo delle scimmie. Durante quell’anno, l’epidemia fu causata dalla variante Clade-2. Attualmente, le varianti Clade-1 e 1-B sono responsabili della nuova epidemia di Mpox.

Sintomi di Mpox

Durante la fase di incubazione, il paziente infetto non presenta sintomi. Successivamente, si manifesta un peggioramento delle condizioni generali, con febbre, dolori e stanchezza. Segue un’eruzione cutanea caratterizzata da brufoli o vesciche sulla pelle. Con il tempo, queste vesciche si seccheranno e formeranno croste. L’eruzione colpisce principalmente il viso, la zona anogenitale, i palmi delle mani e le piante dei piedi. Inoltre, i linfonodi possono essere coinvolti.

Trasmissione del Mpox

Il virus si trasmette attraverso il contatto, che può essere diretto, prolungato o indiretto. La contaminazione avviene tramite lesioni cutanee, fluidi corporei, indumenti o biancheria da letto. In misura minore, può avvenire anche tramite contatto faccia a faccia, come goccioline o aerosol. Tuttavia, mancano ancora informazioni dettagliate sulla variante 1-B.

In caso di sintomi o dubbi, è fondamentale contattare il proprio medico o chiamare il Centro Informazioni, Screening e Informazione. Al momento, non esiste un trattamento specifico per Mpox. I medici trattano i sintomi come brividi, dolori muscolari e febbre con paracetamolo. In alcuni casi, può essere necessario un trattamento antivirale, soprattutto in ospedale. È disponibile un vaccino contro Mpox, e i centri vaccinali sono aperti per le vaccinazioni. Inoltre, venerdì 30 agosto, l’Alta Autorità della Sanità fornirà ulteriori raccomandazioni, inclusa quella sulla vaccinazione contro Mpox.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
UNICHIMICA

Potrebbe interessarti anche:

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
CAPITALE CULTURA
UNICHIMICA