Crollo Marmolada, la scledense sopravvissuta: “Avevamo deciso di tornare indietro perché era troppo caldo, siamo stati travolti”
A 3 giorni dalla tragedia del crollo sulla Marmolada, c’è chi, dal letto d’ospedale racconta come è sopravvissuto. Tra i “miracolati” c’è anche la vicentina Alessandra De Camilli, architetta di Schio che oggi, in un colloquio con Repubblica , racconta di essersi salvata per un attimo mentre il suo compagno veniva spazzato via dalla furia del ghiaccio” «Ho sentito un rumore e guardato verso l’alto. Ho visto pezzi di neve e ghiaccio che scendevano, ho sentito qualcuno che gridava “via-via”. Poi penso di essere svenuta. Non ho avuto neanche il tempo di pensare “ora scappo”, che sono stata travolta”. Alessandra era con il manager vicentino e suo compagno di vita Tommaso Carollo, 48enne di Thiene: “Eravamo arrivati alla base del ghiacciaio, restava un percorso da fare sulla roccia. Ma ci siamo fermati e avevamo iniziato a tornare indietro. Era tardi. Mi sembrava troppo lungo il tragitto, era anche caldo. Ma chi poteva immaginare una cosa del genere”.