Da sei giorni al gelo per una tubatura rotta, scatta la protesta delle famiglie del condominio
Cappotti, coperte, piumini, fornelli, pompe di calore. Le famiglie del condominio Urbino di Corso del Popolo a Mestre da venerdì scorso devono fare di necessità virtù per proteggersi dal gelo. Motivo? L’improvvisa rottura di un tubo situato sotto l’erboristeria che sta alla base del palazzo stesso. Ora, a circa sei giorni di distanza dal guasto, alcune famiglie, ormai disperate, hanno deciso di rivolgersi all’Adico per chiedere l’assistenza dell’ufficio legale dell’associazione. Secondo quanto raccontato dai condomini, che hanno protestato apponendo anche cartelli sull’atrio del palazzo, il primo intervento per cercare di sistemare il guasto è avvenuto solo ieri, a causa delle festività. I tecnici, però, hanno rilevato la presenza di amianto nella zona delle tubature quindi ora si attende l’autorizzazione dell’Asl per procedere con i lavori definitivi. Intanto i condomini – fra i quali ci sono molti bambini e molti anziani – sono costretti a trovare soluzioni di ogni genere per difendersi dal freddo che, fatalità, negli ultimi giorni si è fatto alquanto intenso. “Le famiglie stanno facendo di tutto per farsi ascoltare – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’associazione -. E nell’atrio hanno appeso addirittura cartelli con i quali accusano soprattutto l’amministrazione del condominio, colpevole, secondo loro, di non aver imposto una soluzione durante le feste. Ora si è tutto complicato per la presenza dell’amianto. Quanti giorni ancora dovranno stare in queste condizioni?”. L’ufficio legale dell’Adico sta valutando l’eventualità di inviare una lettera sia all’amministratore, per contestare le modalità con cui è stato affrontato il problema, sia all’Asl, per accelerare i tempi dell’autorizzazione (necessaria data la presenza dell’eternit). “Le famiglie sono esauste – conclude Garofolini – non sanno più come trovare conforto in queste giornate di gelo. Chiediamo che la situazione venga subito sistemata poi valuteremo se intervenire nei confronti di chi amministra il palazzo prendendo in considerazione la possibilità di rivedere le spese condominiali visto i disagi subiti da chi vi abita”.