Da Top Gun a Rovazzi, i nuovi film al cinema fino al 29 maggio
36 anni fa c’era Top Gun: militarista, patinato, machista. Eppure di grande effetto, al punto che fece impennare le richieste di arruolamento nella Marina. L’icona e il suo protagonista – l’inossidabile Tom Cruise – vengono celebrati ora da questo sequel che è rimasto nei cassetti quasi due anni causa pandemia. Cambiano gli aerei, Cruise è salito di grado (non alcolico), ma restano le spacconate e le acrobazie aeree, principali attrazioni di questo action guerresco.
Ritorna la coppia di registi Antonio Usbergo e Niccolò Celaia, che si firma con il nickname YouNuts e che hanno già portato sugli schermi, grandi e piccoli, due commedia, Sotto il sole e Altrimenti ci arrabbiamo. È commedia anche questo terzo lavoro che prende spunto dalle celebri app di car- sharing, che consentono di abbinare su una auto più passeggeri diretti alla medesima destinazione. Solo che a bordo della vettura, diretta in Puglia, il viaggio si fa parecchio movimentato a causa di qualcuno che non la sta raccontando giusta. Nel cast Lillo, Rovazzi, De Rossi e Mastronardi.
Il regista australiano Andrew Dominik torna a incrociare il proprio percorso con quello di Nick Cave, dopo aver collaborato con lui nel film L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford (per il quale Cave scrisse le musiche) e soprattutto dopo One More Time With Feeling, il film musicale dedicato all’album Skeleton Tree di Cave. Anche in questo caso Cave e le sue musiche sono protagoniste: il documentario racconta infatti l’eccezionale rapporto creativo e artistico tra Nick Cave e Warren Ellis, immortalati mentre danno vita alle canzoni dei loro ultimi due album in studio, Ghosteen (Nick Cave & the Bad Seeds) e Carnage (Nick Cave e Warren Ellis).
In un che viaggio parte da Palermo e tocca cinque luoghi simbolici della Sicilia, cinque cantastorie che si richiamano alla grande tradizione del cunto riattualizzano la narrazione orale attingendo alle vicende che tormentano l’isola: la mafia, l’immigrazione e l’accoglienza, l’appuntamento mancato con il progresso e la modernizzazione, il lavoro, i dissesti ambientali.