2 Aprile 2019 - 16.05

Danza in Rete Festival | Vicenza – Schio, i prossimi eventi

Proseguono senza sosta gli appuntamenti della sezione Off, la più vocata alla sperimentazione e ai nuovi linguaggi di Danza in Rete Festival | Vicenza – Schio, il Festival dedicato all’espressione coreutica in tutte le sue forme, promosso dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e dalla Fondazione Teatro Civico di Schio; particolarmente interessanti e appartenenti a tipologie performative molto diverse, gli eventi che si svolgeranno in diverse sedi di Vicenza e Schio nei prossimi giorni.

Venerdì 5 aprile alle 21.00 sul Palco del Teatro Civico di Schio sono in programma due brani coreografati da Aristide Rontini, autore e performer già noto alla scena nazionale; si tratta di “Giovane Notturno ep.1 Solitudine” in prima regionale e “Alexis” un’anteprima nazionale e coproduzione del festival in collaborazione con il Festival Oriente Occidente, l’Associazione Culturale Nexus e Altri Balletti e il Museo Civico di San Domenico di Imola .

“Giovane notturno” su musiche di Fryderyk Chopin, Alva Noto, LCD Soundsystem, una produzione selezionata per la Vetrina della giovane danza d’autore – Anticorpi XL 2018, vede come interprete Miriam Cinieri,danzatrice bolognese; è un progetto artistico che indaga gli spazi esistenziali delle giovani generazioni. La performance è il primo “episodio” di uno spettacolo che vedrà la luce nel 2020, costruito attraverso un percorso di ricerca realizzato in diversi step. Al centro del primo episodio, una figura femminile che abita un ambiente freddo e anodino e che combatte un’insopportabile solitudine scoprendosi guerriera al termine di una gelida notte.

“Alexis” coreografia e regia di Aristide Rontini, interpretato da Aristide Rontini, Marco Casoli e Miriam Cinieri, luci di Simone Fini, musiche di Antonio Vivaldi e Phoebe Cates (anche con musiche inedite e il suono di Glauco Salvo) prende ispirazione da “Alexis o il trattato della lotta vana” di Marguerite Yourcenar, la storia di un giovane che cerca di uscire dalla situazione che mette in scacco il suo matrimonio: al momento di abbandonare la moglie, le scrive le ragioni del suo distacco, chiamandola a testimone della sua lotta per riconoscere la sua inclinazione omosessuale. Al centro del lavoro c’è l’atto del testimoniare, del ripercorrere la propria vita alla ricerca di motivazioni e memorie che possono spiegare le inclinazioni e le scelte.

Aristide Rontini ha 34 anni, è nato ad Imola; ha una mancanza congenita del braccio destro; ha frequentato per quattro anni la Rotterdam Dance Academy. Dopo interessanti esperienze di danza e teatro contemporaneo, lavora attualmente per Simona Bertozzi, Balletto Civile, Angelica Liddell, Producentbyrån / Spinn (Svezia), ha coreografato “It moves me” e “Giovane Notturno”. È coinvolto come danzatore in progetti europei sulla danza inclusiva “Moving beyond inclusion”, “Impart” e “Moving Beyond Access”, sostenuti dal Festival Oriente Occidente.

Sabato 6 aprile dalle 10 alle 13 in Sala prove Menodue del Teatro Comunale di Vicenza, si svolgerà Corpo Giochi Off, un laboratorio di movimento per bambini e famiglie, per persone dai 5 ai 99 anni, condotto da Monica Francia, coreografa e responsabile di progetti di danza di comunità, per stimolare i partecipanti a prendere coscienza delle proprie potenzialità in relazione al movimento, attraverso una serie di giochi in cui adulto e bambino diventano l’uno per l’altro occasione di scoperta e lavoro su se stessi. Al termine del laboratorio saranno presentati gli Assaggi di Danza d’Autore in cui la danzatrice Francesca Foscarini mostrerà dei piccoli brani della sua danza, dei simbolici “assaggi” ai partecipanti che potranno poi dialogare e confrontarsi con l’artista. Il laboratorio Corpo Giochi Off è inserito in Corpo Giochi XL, un’azione del Network Anticorpi XL, coordinata dall’associazione Cantieri, nata per creare nuove collaborazioni e stimolare processi di partecipazione sociale e culturale. Per partecipare al laboratorio del TCVI (posti limitati, costo 5 euro per i bambini, 15 euro per gli adulti, 30 euro il pacchetto famiglia di 4 persone) bisogna inviare una mail a: workshop@tcvi.it entro venerdì 5 aprile.

Sempre al Teatro Comunale di Vicenza, ancora in Sala prove Menodue, lunedì 8 aprile dalle 19.30 alle 21.30 si svolgerà la masterclass con Francesca Foscarini “Gli animali che dunque siamo” un incontro con momenti di pratica di danza, in cui la performer veneta dialogherà con i partecipanti (possono iscriversi alla masterclass fino a 25 persone, anche senza esperienza di danza, costo 25 euro, iscrizioni via mail a: workshop@tcvi.it) sul percorso di ricerca coreografica che l’ha condotta all’elaborazione e alla messa in scena di “Animale”, il lavoro che la vedrà protagonista il giorno successivo, martedì 9 aprile alle 21.00 nel Foyer del Teatro Comunale di Vicenza.

“Animale” – un progetto coreografico di e con Francesca Foscarini – nel Foyer del TCVI sarà presentato in una versione speciale per il Festival Danza in Rete, interpretato dalla stessa autrice; ispirato alle vicende biografiche del pittore Antonio Ligabue e alle sue straordinarie visioni del mondo naturale, una natura spaventosamente indifferente che esiste senza promettere nulla, dove la prima necessità della vita è un riparo e il primo segno di vita è il dolore, esprime il concetto che anche in questo contesto desolato si può trovare la bellezza, grazie ad un incontro improvviso e imprevedibile.

La performance è stata ideata con Romain Guion (che l’ha interpretata alla Biennale Danza dello scorso anno) e Cosimo Lopalco su drammaturgia di Cosimo Lopalco e disegno luci di Luca Serafini, musiche originali di Andrea Cera; si avvale delle voci di Miki Seltzer in Genesi 2 (19-20), Bela Lugosi in Bride of the Monster by Ed Wood, dei  suoni Seals by Martin Clarke, Summer Sunset by Eckhard Kuchenbecker, Tikal Dawn by Andreas Bick e dei video Licorne by Maider Fortune (videoproiezione con la supervisione di Andrea Santini);  i costumi sono di Giuseppe Parisotto, una produzione VAN con il sostegno del Ministero dei Beni Culturali in co-produzione con La Biennale Danza e con il sostegno di CSC Centro per la Scena Contemporanea Bassano del Grappa, Tanzhaus Zurich, Istituto Italiano di Cultura Parigi, Teatro Stabile del Veneto. Per questo lavoro e per Oro. L’arte di resistere in programma al Festival Danza in Rete giovedì 18 aprile alle 21 sul Palco del Teatro Civico di Schio, Francesca Foscarini ha ricevuto il Premio Danza&Danza 2018 come coreografo emergente, per avere creato, “una potente mappa di segni fisici e poetici, capaci di evocare mondi umani e animali in una continua metamorfosi simbiotica.”

Francesca Foscarini è coreografa indipendente e danzatrice molto versatile. Il suo percorso formativo è segnato dall’incontro con maestri molto importanti della scena nazionale e internazionale con i quali ha avuto modo di approfondire il linguaggio della danza contemporanea e dell’improvvisazione, arricchendo e personalizzando il suo linguaggio espressivo e interpretativo. Dal 2011 svolge regolarmente laboratori di ricerca coreografica. Nel 2013 insieme ai coreografi Marco D’Agostin e Giorgia Nardin ha dato vita all’Associazione Culturale VAN, sostenuta dal Mibac. Nel 2013 ha vinto il Premio Equilibrio; nel 2015 il premio Positano come “Danzatrice dell’anno sulla scenacontemporanea.”

Di genere completamente diverso, l’ultimo appuntamento segnalato; si tratta di un appuntamento al Cinema al Ridotto, in programma lunedì 8 aprile alle 20.45 con il balletto “L’età dell’oro” trasmesso dal Teatro Bolshoi di Mosca, coreografia di Yuri Grigorovich, sulle trascinanti musiche dal sapore jazz di Dmitri Shostakovich, una graffiante satira dell’Europa dei ruggenti anni ’20, con atmosfere da music-hall; il cabaret “L’età dell’oro” è infatti il ritrovo notturno di banditi e trafficanti, ed è qui che il pescatore Boris si innamorerà di Rita, una bellissima ballerina pericolosamente legata ad uno dei gangster; interpreti d’eccezione nei ruoli principali le étoiles Nina Kaptsova e Ruslan Skvortsov , libretto di Yuri Grigorovitch e Isaak Glikman; la proiezione dura 2ore e 20 minuti.

Ritmi folli, scene travolgenti, e il sapore decadente e pieno di fascino dei locali notturni più malfamati: ci sono tutti gli elementi per una serata indimenticabile, con l’appassionata storia d’amore, i meravigliosi duetti tra Boris e Rita, e i ballerini del Bolshoi conferiscono a questo spettacolo, una passione e un’eleganza impareggiabili.

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